Come è facile immaginarsi, il 6G è già in fase di studio nelle principali aziende di tecnologia. Ecco quando potrebbe arrivare e quali innovazioni potrebbe introdurre.
Da qualche tempo sta facendo notizia l’arrivo del 5G in Italia, quale nuova tecnologia di connettività mobile, che promette di cambiare l’utilizzo dei nostri dispositivi mobili con nuove possibilità aperte. Velocità di molto maggiore, alte prestazioni di connettività anche in spazi molto ristretti e densi di utenza collegata, e molto altro ancora: il 5G ormai è realtà e lo sarà definitivamente in breve tempo.
C’è però chi guarda già al futuro, immaginando in un futuro non troppo lontano l’arrivo del 6G, la tecnologia cui inevitabilmente si arriverà prima o poi. Certo, al momento parlare di 6G è alquanto prematuro, tuttavia qualcosa si sta già muovendo nel settore.
Per capire dove si arriverà con il 6G, però, c’è bisogno di fare un passo indietro e capire da dove parte il 5G. Questa tecnologia infatti dispone anzitutto di una larghezza di banda molto superiore all’attuale 4G, in grado di far connettere molti più dispositivi ad un unico ricevitore.
Viste le prospettive future, però, il numero di utenti connessi sarà sempre maggiore, perché sempre più persone avranno accesso ad Internet e ad un dispositivo munito di rete mobile. In questo modo sarà necessario trovare nuove strade per garantire una fruizione pulita e veloce della connessione 5G a tutti, anche in presenza di elevato traffico.
Proprio per questo il 6G dovrà superare problemi di congestione della linea e, in tal senso, verrà applicata l’intelligenza artificiale. L’AI, tramite l’utilizzo di “agenti intelligenti”, permetterà la risoluzione di problemi più o meno grandi in maniera tempestiva, al fine di evitare linee offline su tutto il territorio e di garantire la piena disponibilità della connessione in ogni momento.
Oltre a questo, è naturale pensare che il 6G porterà prestazioni di connessione ancora più elevate. C’è chi prospetta una velocità nell’ordine del terabyte, e ciò non è utopistico, dal momento che già il 5G raggiunge velocità a livello della fibra ottica. Secondo Samsung Research vi sarà il bisogno di abilitare la rete TeraHertz, su cui per l’appunto verranno installate AI al fine di ridurre il consumo energetico e di risolvere problemi di congestione.
Tutto questo potrà tradursi in una rete davvero innovativa, basata sull’intervento della macchina piuttosto che dell’uomo qualora si presentassero problemi. Una rete “del futuro”, che permetterà di estendere sia le possibilità di utilizzo della rete, sia la fruizione a più persone possibili.
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Le compagnie al lavoro sul 6G sono già molte: basti pensare che AT&T, Ericsson, Facebook, Samsung, T-Mobile, Microsoft, Nokia e altre ancora si sono già unite alla Next G Alliance, alleanza commerciale che sta lavorando al 5G e sta già pianificando la fase di studio iniziale del 6G.
Le tempistiche al momento riguardano il decennio 2020-2030, e in particolare qualcuno vocifera il 2028 come anno di entrata in gioco della nuova tecnologia. Il 2025 sarà l’anno di conferma definitiva a livello mondiale del 5G, ma sarà anche l’anno di avvio dei test ufficiali per il futuro della connettività.
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