Periodo florido per la messaggistica numero uno al mondo. Una delle poche buone notizie per Mark Zuckerberg e Meta. Non solo lo sviluppo di una navigazione in incognito che permetterà maggiore privacy per milioni e milioni di utenti.
Arrivano le chiamate flash, come rivela il sempre attento e autorevole Wabetainfo, un metodo alternativo per accedere a WhatsApp senza inserire manualmente un codice a 6 cifre, in quanto il processo è quasi automatico.
Le Flash Calls (così come ufficialmente chiamate) sono “available”, ovvero disponibili, compatibili con tutte le versioni di WhatsApp per Android. Con una accortezza: “Si prega – rimarca wabetainfo – di verificare se l’autorizzazione a leggere la cronologia delle chiamate è stata revocata, per errore”.
Le Flash Call non sono una novità dell’ultimo momento. E’ da circa un anno che si parlava, più o meno insistentemente, di un metodo di verifica automatica sulla chiamata per accedere a WhatsApp, senza utilizzare il codice di verifica a sei cifre.
Grazie alle chiamate flash, ora, WhatsApp chiamerà il tuo numero di telefono e poi chiuderà immediatamente la chiamata: se l’ultimo numero di telefono nella cronologia delle chiamate è lo stesso numero di telefono che dovrebbe chiamarti per fornire un codice a 6 cifre, WhatsApp accederà automaticamente account dell’utente.
Dagli screenshot mostrati sempre da wabetainfo, quando un utente proverà ad accedere a WhatsApp e per qualche motivo non riceverà un codice a 6 cifre via SMS, può decidere deliberatamente di ricevere una chiamata. In questo caso, però, si può anche scegliere di abilitare le chiamate flash per rendere automatico il processo, ma è necessario per consentire a WhatsApp di leggere la cronologia delle chiamate per abilitare la funzione.
Questo processo è molto sicuro e permette a WhatsApp di rispondere alla tradizionali accuse sulla privacy, poiché il numero di telefono che dovrebbe chiamare un utente è sempre diverso, quindi non è possibile ingannare questa funzione per accedere a diversi account WhatsApp. Non solo.
Inoltre, WhatsApp non utilizzerà i dati della cronologia delle chiamate per altri scopi e questa funzione non verrà utilizzata in altre situazioni. Tutto sembra perfetto. Ma non sarà così. Questa funzionalità, almeno per il momento, è per molti ma non per tutti.
Wabetainfo, infatti, conferma un’indiscrezione che serpeggiava già da tempo.
Sfortunatamente, questo metodo alternativo che entrerà in funzione con la nuova release è disponibile soltanto per gli utenti di WhatsApp su Android. Perché? Perché iOS non fornisce un’API pubblica per consentire all’app di leggere la cronologia delle chiamate.
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