Non è detto che l’affare si concretizzi realmente, ma è probabile che presto Apple entri nel magico mondo del servizio di spesa consegnata a domicilio. Un po’ come accade con Amazon in tutto il mondo, o con servizi tipo Everli in Italia. Bisogna solo vedere se costi e ricavi daranno un risultato profittevole per l’azienda di Cupertino.
L’indiscrezione, manco a dirlo, è partita da Mark Gurman di Bloomberg. L’analista di mercato specializzato nelle notizie che riguardano Apple ha recentemente affrontato l’argomento nella sua newsletter Power On, asserendo che l’azienda con sede a Cupertino aveva già da tempo manifestato il suo interesse in questo tipo di servizio.
Un servizio che a livello globale viene già fornito da aziende come Amazon, che ha creato il marchio “Amazon Fresh” e che per esempio in Italia già fornisce consegne di spesa a domicilio anche entro 2 ore dall’ordine dei generi alimentari. E che in America del Nord, Usa e Canada nel particolare, viene invece gestito ed elaborato da una azienda che si chiama Instacart.
L’idea del board di Apple, che non si lascia mai sfuggire un’occasione per realizzare buoni affari, era di entrare in collaborazione proprio con Instacart per aggregarsi a una azienda già avviata nel settore delle consegne a domicilio della spesa effettua online.
La filosofia di base sarebbe stata ovviamente quella di agganciare al servizio una analisi approfondita delle qualità organolettiche e salutari degli alimenti acquistati tramite una apposita app, oltre a fornire una attenta disamina delle qualità nutrizionali. Insomma unire l’utile all’utilissimo: comprare bene, mangiare meglio.
Per adesso però non si è ancora parlato di una concretizzazione di questo servizio, dal momento che costi e ricavi sono più o meno paritetici. Dunque, Apple potrebbe decidere di non andare avanti con questo progetto in quanto i sottili margini di guadagno potrebbero non interessare una multinazionale del calibro dell’azienda guidata da Tim Cook.
Ma i progetti futuri di Apple non finiscono ovviamente qua. E’ da un po’ che se ne parla, e forse per la fine di questo anno si potrebbe già vederne la realizzazione. Si tratta di un progetto simile a quello messo in pratica da Google, il Pixel Pass: Apple avrebbe pensato a una specie di abbonamento su base annuale per i suoi clienti iPhone, grazie al quale chi paga può avere sempre gli iPhone più recenti a prezzi concorrenziali.
E c’è anche in ballo il progetto di Apple Pay di istituire i pagamenti a rate con un servizio che si dovrebbe chiamare Apple Pay Later: una sorta di servizio per dilazione pagamenti in collaborazione con Goldman Sachs che fornirebbe il capitale necessario da anticipare a Apple. Anche in questo caso ancora non si è parlato di date.
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