A fornici un quadro chiaro della connettività per mobile è la rete di server nPerf che registra dati molto interessanti
La ricerca condotta da nPerf è un punto di partenza sicuramente valido. Va dato merito all’app di aver raccolto nell’ultimo anno una quantità di dati di tutto rispetto. La rete di server dell’azienda è una delle più complete. E’ composta da oltre 1400 server che mappano tutto il pianeta e conta su una larghezza di banda totale di oltre 5 Tb/s. Questa grande capacità consente quindi di raccogliere diversi milioni di test e miliardi di misure di copertura della rete mobile all’anno.
Ed è grazie a queste informazioni preziose che è possibile ricostruire il profilo dello stato di salute, in termini di connettività mobile, del nostro paese. All’interno della classifica però troveremo solo i principali protagonisti della scena nazionale. Le realtà minori infatti non hanno raggiungo il numero di risultati adeguati a stilare un punteggio di assegnazione. Non ci resta dunque che scoprire come si sono piazzati i principali providers che agiscono in Italia.
Dove si posizionano le aziende nella classifica stilata da nPerf e quale condizione rivela l’infrastruttura italiana
Al primo posto della classifica troviamo Vodafone. Il brand inglese se la gioca parecchio con le aziende italiane, ma con un ragguardevole scarto si pone in vetta davanti alle altre. Sono ben 77.052 punti ad esso assegnati. La società è riuscita ad ottenere infatti un ragguardevole tasso di successo pari al 90,02%, con una la velocità media più alta rispetto alla concorrenza. Sia in download, con 63,02 Mb/s, che in upload con13,73 Mb/s. E non solo. Troviamo qui le migliori esperienze di navigazione, con il 70,31% di utenti soddisfatti, e di streaming sul canale YouTube.
Nell’elenco degli operatori abbiamo poi a stretto giro WindTre e la sua Top Quality Network, che consente di raggiungere il punteggio di ben 68.412 pt. Si colloca qualche passo indietro invece Tim, con 65.996 pt. Chiude la classifica in maniera alquanto sorprendente Iliad con 58.929 punti.
In generale i risultati condivisi sono da considerare mediamene positivi. Tutti gli operatori coinvolti nella valutazione hanno infatti registrato un miglioramento delle performance. Complice sicuramente l’adeguamento delle infrastrutture sul territorio, ma anche la principale necessità di fornire ai clienti un livello di servizi adeguato e che sia davvero competitivo.
La battaglia all’ultimo utente dunque non si combatterebbe più solo sulle linee di trincea delle tariffe al ribasso e dei bundle più completi possibile. L’aumento della consapevolezza digitale, unito ad fenomeno di impennata dei consumi dati ha richiesto alle aziende uno sforzo maggiore.
I dati quindi sulla qualità del servizio sono largamente influenzati da questa istanza, e l’esperienza di Vodafone nel campo ha fatto la differenza.