Twitch e le polemiche sulla salute mentale degli streamer a causa delle ore prolungate delle live

Possibile che una piattaforma così tanto popolare come Twitch possa danneggiare gravemente la maggior parte dei suoi streamer? Una serie di dichiarazioni, però, potrebbero portare a pensare proprio questo.

Twitch e le polemiche sulla salute mentale degli streamer a causa delle ore prolungate delle live
Twitch, seppur sia la piattaforma di streaming più visitata ora come ora, presenta alcune problematiche da non ignorare – MeteoWeek.com

Delle informazioni certe potrebbero suggerire un fatto inquietante: Twitch è la causa di alcuni problemi mentali di diversi streamer famosi. Pare che ci siano, fra l’altro, delle testimonianze che potrebbero accertare quello che stiamo dicendo.

Un esempio è, senza ombra di dubbio, lo streamer GhostInTheMachine, che per 76 giorni di fila non ha smesso di streammare sulla piattaforma in questione. Ma la vera protagonista di questo argomento è Sooshi, la quale ha affermato in una intervista che: “Non mi piace più aprire la porta a nessuno, non esco, non parlo con nessuno. Non mi piace parlare con le persone faccia a faccia, è passato così tanto tempo dall’ultima volta che l’ho fatto“. Ma cosa li spinge a prendere queste decisioni?

Le opinioni degli streamer

Twitch e le polemiche sulla salute mentale degli streamer a causa delle ore prolungate delle live
Non è facile affrontare tematiche del genere, per questo è necessario parlarne molto – MeteoWeek.com

La storia di Sooshi è particolare: aveva abbandonato il suo lavoro da manager per dedicarsi a questa nuova professione, la quale la ha costretta a passare moltissimo tempo così: “Ho deciso che dovevo fare 10 ore al giorno tutti i giorni, magari con la domenica libera se ero stanca. Dieci ore al giorno sono tante. Pensi che trascorrerai il resto del tempo lontano dal computer e sarai produttiva ed energica, ma non è così a dire il vero, finisci per ossessionarti con gli altri social che devono essere aggiornati come parte del lavoro“.

Nemmeno Alex Sobel, il Presidente dell’All Party Parliamentary Group on Video Gaming and Esports, si risparmia, il quale esprime una considerazione interessante sull’argomento: “La piattaforma ha davvero bisogno di pensare ai suoi meccanismi e cambiare il modello finanziario per proteggere la salute degli streamer. Sono creati per incoraggiarli a rimanere online il più a lungo possibile per mantenere gli spettatori, se cambiassero i meccanismi, potrebbero dare quella spinta necessaria a mutare il modo in cui gli streamer operano per proteggere la loro salute. Questo non è un problema nuovo, la piattaforma ha avuto molto tempo per pensarci – sicuramente ora è il momento di agire“.

Anche lo streamer Sid ha lasciato alcune dichiarazioni, dicendo che Twitch costringe, quasi, l’utente a passare molto tempo sulla piattaforma: “Si tratta di essere online il più a lungo e il più spesso possibile, in modo che il numero massimo di persone possa collegarsi. Più a lungo sei online, maggiore è il numero di visualizzazioni, il che rende più probabile che tu appaia sul browser, a causa del modo in cui funziona il sito“. Tuttavia, l’uomo non crede che sia del tutto colpa di Twitch: “Le persone hanno paura di criticare i subathon, a causa del loro successo e della quantità di denaro che possono generare. Nessuno vuole essere quello che si alza in piedi e dice ‘ehi ragazzi, dovremmo smettere di fare queste cose?’ perché sappiamo che sono redditizie, ma in fondo probabilmente tutti vorremmo non doverle fare“.