Una AI scova un tesoro in Antartide: calcolati più di 300 mila meteoriti

L’IA potrebbe aiutarci a scoprire qualcosa di interessante sui meteoriti, ma allo stesso tempo non possiamo non ignorare il fatto che sia un grande impegno di cui farsi carico. In che modo, però, potremmo utilizzare questa tecnologia?

Una AI scova un tesoro in Antartide: calcolati più di 300 mila meteoriti
Foto dove possiamo cedere un meteorite esposto sulla superficie dei ghiacci. Si riconosce facilmente grazie al suo intenso colore scuro – MeteoWeek.com

Gli scienziati credono fortemente che l’Intelligenza Artificiale possa essere un buon modo per scoprire dei tesori inesplorati nei meteoriti, in particolar modo parliamo di qualcosa di molto prezioso che potrebbe risiedere nei ghiacci dell’Antartide.

Parliamo di oltre il 60% di tutte le rocce spaziali, le quali sono tutt’ora presenti nel continente antartico, ma mai studiate in modo approfondito. Dovremmo cercare circa 300.000 meteoriti per scoprire se ci sia qualcosa di interessante, e la comunità scientifica è pronta a farlo, ma come?

La costruzione della mappa dell’Antartide

Una AI scova un tesoro in Antartide: calcolati più di 300 mila meteoriti
Ecco una parte della mappa interattiva a cui, tutti noi, possiamo avere accesso in ogni momento e luogo – MeteoWeek.com

Molti si stanno sicuramente chiedendo come sia possibile identificare così tante rocce spaziali in un solo continente, ma la risposta è molto più semplice di quel che sembra. Il colore dei sassi scuri proveniente dal cielo è decisamente diverso rispetto ai colori tipici dei ghiacci, dunque non è complicato fare una giusta distinzione.

Tuttavia, è innegabile che il loro ritrovamento consumi un grande quantitativo di denaro, tant’è che, per assicurarsi che in futuro possano rivelarsi utili queste esplorazioni, gli scienziati hanno deciso di creare una mappa del tesoro. Ma perché?

Da quel che hanno capito, i meteoriti dovrebbero trovarsi sotto i ghiacci polari.
E grazie alla loro mappa interattiva – realizzata accuratamente in base sia a delle tecnologie avanzate che a dei dati certi – possono contare su moltissimi esemplari differenti. Lo fanno dagli anni Sessanta, e continueranno con questo progetto anche nei in futuro.

Questa mappa del tesoro, proseguendo con il discorso, rivela anche che possano esserci delle pietre preziose all’interno dei meteoriti. Ma questo è difficile da confermare dal momento che non abbiano avuto modo di analizzarli più da vicino, quindi dovranno iniziare al più presto a farlo.

Tuttavia, avranno bisogno di un algoritmo di machine learning per riuscirci: si tratta di una forma piuttosto basilare dell’IA, la quale, come abbiamo accennato prima, è riuscita a realizzare una mappa molto dettagliata per quanto riguarda la geolocalizzazione dei meteoriti conservati nei ghiacci antartici. Ovviamente non sono individuati in base alla vista, quanto più su dati fisici come la geometria, la superficie, la temperatura e i flussi.

E da questo otteniamo una fantastica e gigantesca mappa, tra l’altro accessibile pure online e con una percentuale di accuratezza pari all’80%, con un set di circa 600 zone campionate e alcune delle quali in prossimità di stazioni di ricerca attualmente attive.

Se ci interessa la questione potremmo cercarla direttamente su Google per vedere, con i nostri stessi occhi, la posizione esatta di alcuni meteoriti. Insomma, non capita tutti i giorni di vedere alcune meraviglie dello spazio “dormire” tra i nostri ghiacciai, giusto? Cogliere l’occasione porrebbe rivelarsi essere, in un certo senso, piacevole per qualcuno.