Il Covid arriva anche nelle serie tv, ecco tutte quelle che l’hanno affrontato

Vi è capitato di domandarvi “chissà come hanno girato questa scena, con le restrizioni del covid”? Ebbene, molte serie tv hanno infatti deciso, anche per tenere al sicuro i propri attori, di inserire il Covid anche nelle vite fiction delle nostre amate serie tv. 

Il Covid è entrato anche in diverse serie tv, così da non dover fermare la produzione – MeteoWeek.com

Sappiamo ormai per certo che il 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 più di qualunque altro evento, che ha avuto un forte impatto non solo nella vita quotidiana di tutta l’umanità (il covid è riuscito ad arrivare ovunque), ma anche in ambito culturale cinematografico, anche del piccolo schermo, su cui oggi ci concentreremo. Se da una parte il coronavirus ha bloccato moltissime produzioni che non se la sono sentita di mettere a rischio i propri attori e di stravolgere la storia già scritta, dall’altro ha portato a un nuovo tema da affrontare nei vari prodotti di intrattenimento.

Love in the Time of Corona

Love in the time of Corona è una serie formata da quattro episodi, girata interamente durante la quarantena quindi totalmente diversa da quella in giro, utilizzando la tecnologia da remoto, quindi webcam, telefoni e quant’altro. La serie segue le vite di diverse persone che si trovano ad affrontare l’isolamento obbligatorio e la novità della loro quotidianità, mentre tutto il mondo tenta di reagire all’emergenza sanitaria che non si aspettava. Gli attori, naturalmente, hanno lavorato nella totale sicurezza nelle loro case e alcune storie appaiono ancora più verosimili e più vicini a noi, grazie al fatto che alcuni degli interpreti vivono davvero insieme. Ad esempio, Leslie Odom Jr. e Nicolette Robinson sono davvero marito e moglie nella realtà, perciò non è stato difficile per loro interpretare una coppia che affronta la pandemia scegliendo di avere un figlio, loro si sono davvero trovati in questa situazione .

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Grey’s Anatomy

Grey’s Anatomy -MeteoWeek.com

È chiaro che le serie che hanno potuto proseguire con più facilità, sono quelle chiamate medical drama. Un esempio su tutti è quella più famosa, Grey’s Anatomy, la famosa serie creata da Shonda Rhimes e che continuerà anche per una ennesima stagione. Grey’s Anatomy è stata una delle prime serie a dover bloccare la produzione dei nuovi episodi a causa della pandemia, per poi prendere al balzo l’occasione di poter proseguire con le riprese, grazie alle tute d’isolamento, mascherine e tanto altro. Inoltre la produzione della serie ha donato alle strutture sanitarie tutti i macchinari medici a disposizione sul set, che venivano “sprecati” come semplici oggetti di scena e che mancavano dai veri ospedali, quasi al collasso. La diciassettesima stagione della serie, quella del 2020, ha deciso di affrontare anche il Covid all’interno dello show per renderlo più reale, portando la protagonista Meredith  a mostrarsi con la “divisa” anti-covid prima, e in camice da paziente dopo, colpita come tanti dal covid-19. Anche lo spin-off di Grey’s Anatomy, Station 19, ha affrontato il tema del Covid.

The Good Doctor

The Good Doctor – MeteoWeek.com

Altra serie medica che ha trattato il Covid è The Good Doctor, che in Italia è stata trasmessa da Rai 2 e che potete trovare su RayPlay. La serie segue Shaun Murphy, un giovane medico che ogni giorno convive con la sindrome di savant. Si tratta di una patologia che porta una persona a sviluppare alcuni ritardi cognitivi, che però elevano lo straordinario. The Good Doctor ha scelto dunque di parlare del Covid raccontando come una persona con una disabilità cognitiva sia costretto a imparare, con estrema difficoltà, le modalità da seguire per cercare di arginare il contagio e salvare i pazienti.

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This is Us

This Is Us – MeteoWeek.com

Un’altra serie di grande successo e molto amata dal pubblico italiano e non è This Is Us. Si tratta di una serie drammatica che segue la vita piena di drammi e gioie della famiglia Pearson lungo più linee temporali, da quando sono piccoli a quando, ormai sono grandi e realizzati (quasi). Nella quinta stagione il creatore Dan Folgelman ha scelto di usare il Covid non come tema centrale ma come contesto di narrazione al di fuori della loro vota, integrandolo allo stesso tempi. I protagonisti affrontano la pandemia come ha fatto chiunque: ascoltando i telegiornali, igienizzando la spesa, vedendo le persone tramite  distanziamento sociale e mascherine.