Sonos batte Google: da domani cambierà la musica

E’ stata superata da TikTok nel 2021 come dominio più cliccato al mondo. Il colosso di Mountain View vacilla dopo un’altra sconfitta ben più grave, la battaglia legale contro Sonos, sviluppatore e produttore americano di prodotti audio, noto per le multi-room.

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Sonos, un nuovo controller Android – MeteoWeek.com

La Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti ha, infatti, dato ragione a Sonos: Google ha violato il suo altoparlante e lanciato brevetti, per un totale di cinque infrazioni. La sentenza è stata completata: il colosso di Mountain View non potrà più importare quei prodotti che hanno violato le proprietà intellettuali di Sonos.

Poiché Google produce i suoi prodotti in Cina, ciò significa che non sarà in grado di spedirli negli Stati Uniti, dal giorno in cui il divieto di importazione entrerà in vigore, entro sessanta giorni dalla sentenza.

Ciò che l’ITC non ha contestato a Google

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Google viene multata dall’ITC – MeteoWeek.com

Sonos ha citato in giudizio Google nel 2020 per cinque brevetti, tra cui uno che descrive nel dettaglio una tecnologia che consente agli altoparlanti wireless di sincronizzarsi tra loro. Come osserva il New York Times, i prodotti interessati includono gli altoparlanti intelligenti per la casa di Google, i telefoni e i computer Pixel, nonché i dispositivi Chromecast.

Un portavoce di Mountain View prova a gettare acqua sul fuoco, asserendo che la sentenza, seppur pesante, non interromperà la possibilità di importare e vendere dispositivi. “Sebbene non siamo d’accordo con la decisione presa – si legge in una nota ufficiale – apprezziamo che la Commissione per il commercio internazionale abbia approvato i nostri progetti modificati. Cercheremo un’ulteriore revisione e continueremo a difenderci dalle frivole affermazioni di Sonos sulla nostra partnership e sulla nostra proprietà intellettuale“.

L’ITC (acronimo di United States International Trade Commission) non ha contestato a Google quei progetti alternativi, il che significa che a Mountain View potranno continuare ad implementarli. In effetti, il team Nest ha recentemente annunciato alcune modifiche ai gruppi di altoparlanti, che secondo loro sono “dovute a una recente sentenza legale“.

La sconfitta di Google contro Sonos ha delle ripercussioni sugli utenti. Che non saranno più in grado di regolare il volume di tutti gli altoparlanti di un gruppo contemporaneamente, ma solo con la possibilità di regolare ogni altoparlante individualmente.

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Sonos, da parte sua, non si accontenta e continua a puntare il dito nei confronti di Big G, per bocca di Eddie Lazarus, Chief Legal Officer di Sonos: “Google sarà in grado di degradare o eliminare le funzionalità del prodotto – tuona – in un modo tale che eluderà il divieto di importazione imposto dall’ITC“. Tuttavia, ha affermato che i prodotti del colosso tecnologico continueranno a “violare molte dozzine di brevetti Sonos“, a meno che Google non paghi i diritti d’autore Sonos per le sue tecnologie.

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La sensazione è che, nonostante la sentenza dell’ITC, la battaglia fra Sonos e Google non sia affatto conclusa.

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