L’osservazione di un corpi celesti non identificati la dice lunga sulle nostre conosce astronomiche sulle meccaniche del cosmo
Il fenomeno che è in osservazione da parte di appassionati e studiosi di eventi astronomici potrebbe essere considerato un rebus da sviscerare. In base alle conoscenze scientifiche che gli esperti del settore hanno a disposizione risulta infatti davvero difficile riuscire a definirne la natura. E a comprenderne profondamente gli schemi che la guidano.
Perché ben di rado si è potuto assistere ad una nuvola di polvere che staziona in maniera permanente davanti ad una stella, oscurandone il fascio luminoso. Questo ammasso, a cui è stato dato il nome di TIC 400799224, è stato rilevato per la prima volta dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), osservandolo in corrispondenza di un sistema stellare a circa 2.300 anni luce dalla Terra.
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La specificità di questo oggetto misterioso è determinata dalla sua unicità, oltre che all’impossibilità di analizzarne la composizione o comprendere quali siano le forze di attrazione planetaria che permettano a questa “nebulosa” di rimanere all’interno delle sua collocazione in maniera permanente.
La nuvola di polvere TIC 400799224 e quello che sappiamo su di essa
A fornirci maggiori specifiche circa la natura di questo corpo celeste è un comunicato ufficiale diramato dal Center for Astrophysics Harvard-Smithsonian. Secondo i ricercatori infatti la natura del TIC 400799224, orbitante intorno al sistema solare, ha una valenza che lascia gli studiosi sbalorditi. Questo primariamente perché a comporre l’ammasso sarebbe una quantità di polvere davvero significativa.
Per cercare di dare una spiegazione a questa fenomenologia si è infatti cercato un’analogismo all’interno del nostro sistema solare. Gli scienziati infatti hanno stimato che qualora la nuvola fosse stata prodotta dalla disintegrazione di un oggetto come l’asteroide Cerere, sarebbe potuta sopravvivere per soli circa ottomila anni. A seguito dei quali la sua sarebbe stata un’estinzione prevedibile e naturale.
Diversamente invece TIC 400799224 lascia tutti sorpresi, poiché presenta un’unicità mai osservata prima. Questo infatti è stato in grado di mantenere una periodicità rigorosa ma non solo. La nuvola di polvere emessa non ha subito nessun tipo di alterazione degli ultimi sei anni, ovvero dalla sua scoperta ad oggi.
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Una prima ipotesi, poi subito scartata, aveva fatto pensare ad un pianeta in corso di distruzione. Tuttavia le osservazioni protratte nel tempo hanno reso questo assunto non congruente. Ora la ricerca dunque si è spostata su un piano completamente diverso, considerando questo corpo celeste un oggetto a se che, al momento, rappresenta una categoria ben separata dalle altre, in attesa di ulteriori sviluppi.