Qualora non foste ancora convinti che il risparmio energetico sia l’unica via per risparmiare sulla vostra prossima bolletta sarete presto portati a ricredervi
Il periodo che stiamo vivendo rappresenta uno dei momenti più delicati mai affrontati in materia di costi sulla materia prima e relative stangate in bolletta. Non che gli utenti fossero stati colti alla sprovvista.
Al momento infatti siamo già alla terza ondata di rincari. La prima è stata registrata a giugno e ha visto un aumento sull’energia elettrica pari al 9,9% mentre sulla fornitura di gas del 15,3%. La seconda, ancora più importante fu annunciata dal Ministro della Transizione e accolta con preoccupazione massima dai vertici del governo. Qui i picchi per il gas erano già al 29,9% e per l’energia a 14%.
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Lo scenario ora si fa ancora più cupo. Ma siamo davvero pronti ad affrontarlo? Per chi si stesse domandando quale possano essere le contromisure da adottare per far fronte a questa situazione le alternative non sono molte.
Dobbiamo fare i conti con le ultime stime diramate dall’Autorità di regolazione Energia Reti Ambiente, Arera. In base all’analisi che tiene in considerazione le tariffe dell’ultimo trimestre, siamo di fronte ad un aumento medio stimato delle spesa delle famiglie che si aggira sui mille euro.
Certo, questo report non è basato sulle offerte e promozioni del mercato libero, dove per chi avesse sottoscritto un contratto antecedente all’attuale trend, ci potrebbero essere ancora piccoli margini di manovra. Bensì tiene in considerazione i prezzi stabiliti dall’Authority, che subentrano anche laddove la validità del periodo di offerta proposto dai privati decade.
Dunque, per far fronte ad un aumento stimato pari al 65% per l’elettricità e del 59% per il gas, possiamo fare affidamento solo nella legge di bilancio approvata in questi giorni dal governo che riduce di poco le percentuali, portando lo stallo rispettivamente a 55% e 41,8€ grazie allo stanziamento di straordinario fino a 3,8 miliardi di euro. Tuttavia è chiaro che questo contributo al sostegno dell’economia delle famiglie non sarà una soluzione risolutiva.
E’ quindi molto probabile che le prossime mosse saranno tutte appannaggio del cittadino. Mai come in questo momento è il caso di decidere di affidarsi a soluzioni tecnologiche più efficienti. Non solo cappotto termico quindi, o infissi prestazionali. Anche i devices che popolano la nostra casa devono far fronte comune, con un consumo energetico basso e razionale.
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Non è dato ancora di sapere se questa impennata paurosa invertirà il suo trend. Siamo certi però che cambierà molto la modalità con la quale ci stiamo rapportando alle risorse energetiche, modificando con maggior decisione i nostri comportamenti.
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