Iron Man italiano? Sì, ecco chi è

Il team di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia, capitanato da Daniele Pucci, ha sviluppato un robot umanoide capace di volare. Infatti il robot, soprannominato IronCub, ha un jetpack sulla schiena che gli permette di prendere il volo e prestare aiuto in diverse situazioni. IronCub è stato pensato proprio per aiutare durante situazioni emergenziali.

 

Il robot volante parte da iCub (la versione pedestre dell’IIT) ed è pensato per aiutare durante situazioni emergenziali, soprattutto raggiungendo aree che potrebbero essere pericolose per paramedici e vigili del fuoco. Un vero e proprio supereroe, dotato di propulsori proprio come Iron Man.

Il primo robot umanoide che sa volare

I robot sono utilizzati da molti anni, soprattutto nell’industria, ma sono specializzati in alcune prestazioni senza la capacità di risolvere alcuni problemi di mobilità. Negli ultimi anni, i ricercatori stanno lavorando proprio su questo aspetto. Ad esempio, numerosi sono i prototipi di robot in grado di salire le scale o fare salti su gambe flessibili. La mobilità è un tassello importante da raggiungere per i robot che ci aiuteranno in futuro.

LEGGI ANCHE: Robot in grado di riprodursi? Ecco l’ultima trovata

Un’importante novità a riguardo arriva proprio dall’Italia. L’obiettivo del team del ricercatore Pucci è permette a iCub di raggiungere posti dove i volontari e le forze dell’ordine non possono arrivare durante le emergenze. Si pensi che ogni anno ci sono circa 300 disastri naturali che uccidono fino a 90mila persone.

A gennaio verrà pubblicato uno studio del team italiano sulla possibilità dei robot umanoidi di volare. IronCub potrà, infatti, sviluppare altri sistemi di volo che, fino a poco tempo fa, erano considerati fantasiosi. Ad esempio, Richard Browning ha mostrato la possibilità di volare con un jetpack in modo assolutamente preciso.

Un supereroe per le emergenze

In un’intervista a Innovation Post, Pucci spiegava che: “Abbiamo immaginato uno scenario post-disastro, come potrebbe essere uno tsunami o un terremoto. Una situazione che si presenta con palazzi distrutti, incendi o inondazioni con ostacoli che si interpongono tra questi edifici e ci sono sopravvissuti da cercare.

Per fare questo in sicurezza c’è bisogno di un robot che sia, innanzitutto, capace di arrivare sul posto e poi di camminare e muoversi all’interno di un ambiente antropomorfo. Un ambiente dove, magari, si devono aprire porte, oppure chiudere valvole per evitare, ad esempio, fuoriuscite di gas. E poi, una volta finite le ispezioni di un edificio, deve essere in grado di continuare il suo lavoro in altre strutture.

Iron Man – MeteoWeek.com

LEGGI ANCHE: Microrobot in grado di non debilitare il corpo durante le terapie contro il cancro: lo studio

 Scavalcando fiamme provocate dagli incendi, o inondazioni. L’idea di un robot umanoide volante, quindi, si adatta molto bene a questi casi. Per noi che lavoriamo con iCub, che è un progetto nato ormai una quindicina di anni fa, il passo più breve era quello di prendere il robot umanoide e dotarlo di una tecnologia in grado di farlo volare”.