Il lancio in concomitanza con l’uscita di iPhone 13 è stata una sorta di switch per molte funzionalità, aggiornate per soddisfare i requisiti necessari per essere performanti con il nuovi iOS 15, che ha visto in pochi mesi già due aggiornamenti.
Apple ha introdotto un’esperienza aggiornata di Apple Maps con mappe 3D che presentano dettagli aggiuntivi e punti di riferimento progettati, su misura, in città selezionate: una sorta di test in vista di un probabile allargamento anche ad altre metropoli.
Al momento del lancio, l’applicazione Maps aggiornata era limitata alle principali città come Los Angeles, New York, Londra e San Francisco, ma da Cupertino stanno lavorando alacremente per espanderla in altre aree. Già a novembre, l’esperienza è stata portata ad altre città statunitensi come Washington e San Diego, che si aggiungono e a tutta la baia di San Francisco.
I tre motivi che regalano il primato a Mappe di Apple fra le app di navigazione
Il piano di Apple di sta snodando, come ovvio che sia, negli Stati Uniti, al netto di Londra. La seconda fase vedrà l’ampliamento a fuori gli USA, Europa, e quindi Italia, ecco spiegato uno dei motivi per cui da Cupertino stanno spingendo gli utenti a utilizzare Mappe, per molti più performante del suo corrispettivo in Android: Google Maps. Tant’è.
Tre il numero perfetto, come gli indizi che fanno una prova della validità di Apple Maps: primo perché da Cupertino hanno investito miliardi sull’applicazione di web mapping per i suoi sistemi operativi iOS, macOS e watchOS, che consente peraltro la navigazione turn-by-turn in macchina o a piedi.
Secondo perché Apple Maps è maggiormente tutelata a livello di privacy, in quanto non traccia la posizione per prelevare dati quando utilizzi l’applicazione, a differenza dell’app di Google ma anche Waze. Last but not least, Mappe fa parte dell’ecosistema Apple che si integra alla grande con altri dispositivi e servizi Apple.
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“Selezioniamo la quantità di dettagli che riteniamo appropriata e creiamo una mesh 3D del punto di riferimento dell’edificio stesso. E la applichiamo alla mappa di base”. Meg Frost spiega così l’importanza delle ultime novità apportate su Apple Maps, dall’avvento di iOS 15: “E’ più sicura – rimarca il Design Lead dell’azienda californiana, in uno stralcio di un’intervista alla CNN – ma anche visivamente soddisfacenti da navigare”.
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Google Maps è stata sempre presente sugli iPhone (e non solo), sin dalla prima versione di iOS datata 2007. Le mappe sono state fornite da Google fino al 2012, quando il sistema di mappatura è passata nelle mani proprie di Apple, con dati forniti da diversi provider tra cui TomTom e la cinese AutoNavi. Nel 2013 il passaggio anche in OS. Nel 2021 il grande salto di qualità, mista a una quantità che verrà presto ampliata.