In commercio sono apparsi dei prodotti, tra cui ciondoli piuttosto venduti, che servirebbero per proteggersi dalle frequenze 5G “ altamente mortali”, ma si è scoperto che questi stessi ciondoli sono radioattivi. Il richiamo proviene direttamente dall’autorità olandese per la sicurezza nucleare: “Non indossateli, potreste avere danni ai tessuti e al Dna”. Vediamoli insieme.
Fin dall’antichità l’uomo ha riposto la sua fiducia in particolari amuleti, soprattutto per allontanare la iella o da usare in momenti carichi d’ansia (i classici porta fortuna). Dagli indiani alle streghe di Salem, i ciondoli hanno sempre fatto parte della storia. Potevamo farne a meno in questo magico momento dove si da più retta a un post su Facebook piuttosto che al medico di base? La nuova trovata sono dei ciondoli “anti-5G” che vengono venduti alle persone con la promessa di proteggere chiunque li indossi dalle onde emesse dalle antenne telefoniche e dai router del wifi. Ebbene, quelli sono in realtà radioattivi e quindi pericolosi per l’uomo, fanno quello che promettono di sconfiggere, il che è assurdo. L’allerta è stata emessa dall’autorità olandese per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Anvs) che ha messo in guardia rispetto a 10 prodotti che sono stati lanciati sul mercato qualche mese fa, tra cui anche “ciondoli quantici” e altri gioielli “a ioni negativi”, avvertendo che non dovrebbero essere indossati in alcun modo, neanche sora le magliette, poiché è stato scoperto che emettono continuamente radiazioni ionizzanti in grado di creare seri danni addirittura al nostro DNA. “L’esposizione alle radiazioni ionizzanti può causare effetti negativi sulla salute”, ha affermato l’agenzia per la sicurezza, come riporta il Guardian.
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“A causa del potenziale rischio per la salute che rappresentano, questi prodotti di consumo contenenti materiali radioattivi sono quindi vietati dalla legge. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare i tessuti e il Dna e possono causare, ad esempio, una pelle arrossata”, si legge nell’avvertimento.
“Su questi prodotti specifici sono stati misurati solo bassi livelli di radiazioni”, ma “tuttavia, chi indossa un prodotto di questo tipo per un periodo prolungato (un anno, 24 ore al giorno) potrebbe esporsi a un livello di radiazioni che supera il rigoroso limite per l’esposizione della pelle” (Fonte: the Guardian) e per questo “per evitare ogni rischio, l’Anvs invita i proprietari di tali articoli a non indossarli d’ora in poi”.L’Organizzazione mondiale della sanità ha più volte affrontato questo argomento, e ha sempre sostenuto che la connessione 5G non è affatto mortale ne danza, anzi è molto simile alla 3G e alla 4G, con cui non si sono mai riscontrato problemi. Eppure, questo non sembra aver convinto molte persone che si sono laureate su Facebook.
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Solo l’anno scorso 15 stati membri delle si sono riuniti per affrontare questa problematica, presentando moduli e ricerche per smentire il tutto. Peccato che le teorie del complotto hanno alimentato poi un mercato di dispositivi “anti-5G” che in genere non servono a nulla, se non ad arricchire chi se ne approfitta.