La morte non ha età, e sicuramente la vita di Henry Orenstein deve essere raccontata: ne ha fatte di cose il papà Transformers, 98 anni passati in prima linea, sopravvivendo all’olocausto, trasformando il mondo del poker.
Il creatore di Optimus Prime, Megatron e quei giocattoli e serie animate della Hasbro e Takara Tomy che hanno spopolato dei mitici Anni ’80, trasformandosi in celebrità da set cinematografico grazie ad una serie azzeccatissima di film statunitensi di fantascienza e azione, diretti da Michael Bay, non c’è più.
E’ morto martedì all’età di 98 anni: laddove l’Olocausto non era arrivato, ci hanno pensato le complicazioni da Covid-19 a porre fine alla sua vita, al Cooperman Barnabas Medical Center di Livingston, nel New Jersey, come rivelato da moglie Susie Orenstein alla CNN.
Henry Orenstein ha vissuto in cinque campi di concentramento in Polonia durante la seconda guerra mondiale, nel 1947 lo sbarco in America, la sua terra promessa: lì ha brevettato centinaia di giocattoli, tra cui le macchinine Suzy Cute Doll e Johnny Lightning. “Aveva un grande occhio per le cose che potevano essere diverse – ha raccontato Susie Orenstein, sempre alla CNN – tutto quello che guardava, se avesse potuto migliorarlo, lo avrebbe fatto. Dalle lampadine ai giocattoli al poker, era sempre in cerca di idee“. Susie Orenstein conobbe Henry a New York nel 1968: lì cominciò una storia d’amore coronata da 50 lunghi e meravigliosi anni di matrimonio.
Orenstein è stato anche il creatore della “Hole Card Camera“, una videocamera montata sotto un piccolo pannello di vetro sul tavolo da gioco, che consente al pubblico di vedere le carte da poker a faccia in giù di un giocatore, rivoluzionando il modo il pubblico guarda il poker in TV. “Passava dai giocattoli, alle auto da corsa, al poker, era interessato a così tante cose – ricorda Susie – ha fatto tanta impressione su tutti, era una persona interessante e ci mancherà sicuramente“.
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Henry e sua moglie Susie si sono ritagliati anche del tempo per la beneficienza, lavorando per sfamare migliaia di persone in Israele, attraverso il Progetto Orenstein, un’organizzazione che fornisce assistenza a bambini, famiglie e sopravvissuti all’Olocausto. La coppia ha anche contribuito a creare una mensa per i poveri nel Queens, oltre a costruire un condominio a Manhattan che prende il nome dai genitori di Orenstein, per le famiglie bisognose, secondo il sito web del progetto Orenstein.
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In una dichiarazione alla CNN, la Hasbro ricorda così Henry Orenstein: “La sue eredità vive in ogni giocattolo, gioco e film di Transformers. La famiglia Hasbro invia le nostre più sentite condoglianze a sua moglie e alla sua famiglia“. R.I.P.
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