La missione su Marte di Ingenuity, il piccolo drone spaziale che va a caccia di tracce di vita sul Pianeta Rosso, continua incessante. Dall’atterraggio sul cratere di Jezero, ai primi voli seguiti poi dal primo prelievo di roccia, si va avanti in diverse aree del Pianeta Rosso per fare ricognizioni.
I voli sono al momento diciassette, l’ultimo si è concluso nei giorni scorsi, con una traversata verso nord-est che sta portando Ingenuity proprio verso la location di partenza del primo volo, avvenuto la scorsa primavera. Il volo numero 17 però sembra non essere stato un completo successo: il collegamento tra il drone e il rover Perseverance, infatti, si è interrotto giusto durante la delicata fase di atterraggio.
Non che si possa dire che il volo non sia riuscito, la traversata di 187 metri è stata portata a compimento, ma ci sono stati momenti di tensione in quanto l’elicottero, mancando il collegamento con Perseverance, sarebbe potuto atterrare in maniera scomposta e riportare qualche danno, non avendo istruzioni dal suolo.
I dati telemetrici precoci, quelli arrivati solo 15 minuti dopo l’atterraggio, hanno tranquillizzato i tecnici circa lo stato della batteria e dell’elettronica, usciti indenni dalla prova di atterraggio “alla cieca” di Ingenuity. Ulteriori informazioni sono invece state fornite successivamente per dare contezza dello stato del piccolo elicottero marziano.
Ingenuity è atterrato in piedi, i pannelli solari non hanno subito danni e funzionano in maniera corretta, alimentano quindi la batteria agli ioni di litio installata nell’interno del elicotterino. Quello che ha subito di più la mancanza di collegamento è stato il comparto comunicativo: non è stato possibile infatti a Ingenuity inviare la maggior parte dei dati raccolti, tra cui le fotografie scattate durante la ricognizione, e quindi sarà necessario attendere qualche giorno per poterle visionare.
Al di là di quello che è stato evinto, resta ancora da comprendere la vera causa della mancanza di collegamento Ingenuity-Perseverance. Si ipotizza che lo stesso rover potrebbe aver creato interferenza con il segnale, forse in una porzione di terreno sconnessa, i rilievo o in una piccola buca.
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Si dice anche che il rover, secondo la pianificazione del volo, avrebbe dovuto mantenere un orientamento diverso da quello effettivamente adottato durante la ricognizione. Anche questo aspetto potrebbe aver influito sulla mancanza di comunicazione radio tra le due macchine. In questo senso comunque Ingenuity è stato progettato per gestire determinate situazioni, come quella avvenuta in occasione del volo numero 17, spegnendosi automaticamente dopo un volo e aspettando istruzioni.
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In questo momento la posizione di Ingenuity è a metà della zona chiamata South Séitah e sembrerebbe che debba procedere verso il sito di atterraggio chiamato Octavia E. Butler. Per adesso ci si prepara al volo numer 18, che dovrebbe avvenire nelle prossime due settimane e porterà Ingenuity in direzione nord-est di altri 200 metri, al confine settentrionale di South Séítah.
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