Il Canone Rai arriva su Smartphone e Tablet

Arrivano nuove notizie in merito al Canone Rai, il quale, adesso, sarà esteso anche a coloro che utilizzano altri dispositivi al di là della televisione. Ma questo che cosa comporterà?

Il Canone Rai arriva su Smartphone e Tablet
Il Canone Rai, ormai, lo paghiamo da diversi anni, ma è anche vero che qualcuno vorrebbe farne davvero a meno – MeteoWeek.com

Carlo Fuortes, il nuovo amministratore delegato della RAI, ha proposto una nuova norma secondo cui tutti coloro che sono in possesso di un cellulare o di un tablet in grado di connettersi ad internet, dovranno pagare il Canone Rai che gli piaccia o meno.

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Infatti, chi usufruisce della connessione dati o del Wi-Fi per entrare in contatto con il resto del mondo, è come se guardasse un programma televisivo in base a questo pensiero. Per molti non può che rappresentare l’ennesima seccatura, mentre, per loro, è un nuovo modo per arginare questo problema una volta per tutte.

Come funzionerà d’ora in avanti

Il Canone Rai arriva su Smartphone e Tablet
Seppur sia difficile dirlo con certezza, è probabile che venga scovato qualche furbetto che preferisce non pagare il Canone Rai e poi guardare i suoi programmi televisivi – MeteoWeek.com

Il ragionamento, però, è un po’ più pensato di così: è possibile guardare i programmi Rai dal cellulare direttamente dall’applicazione RaiPlay, la quale può essere scaricata gratuitamente. In questo modo, secondo Fuortes, gli utenti potrebbero fingere di non avere una TV in casa e accedere alle trasmissioni su altri dispositivi, di conseguenza tutti devono pagare il canone Rai per questo motivo.

In realtà, parliamo di un metodo abbastanza vecchio e che, forse, in molti non penserebbero nemmeno di usare visto e considerato tutto ciò che internet è in grado di offrire. Comunque sia, anche se la proposta dovesse essere accettata, non vuol dire che i problemi sparirebbero subito.

Dobbiamo tenere in considerazione il fatto che, ancora oggi, qualcuno usa i cellulari soltanto per gli SMS e le chiamate, di conseguenza non si tratterebbe di un piano infallibile. Potrebbe essere richiesta la stessa domanda di approvazione, e poi acquistare, puntualmente, una televisione in grado di trasmettere i programmi della RAI.

In ogni caso la cifra da pagare sarà le medesima, dunque non ci saranno variazioni di pagamento indipendentemente da quanti smartphone ci siano all’interno di un nucleo familiare. Inoltre, le emittenti televisive, non è escluso che trasmettano in streaming alcuni programmi, evitando che possano essere ricaricati in seguito sul web poiché protetti dai diritti televisivi.

La tassa da pagare per chi usufruisce di uno smartphone, tablet o pc avrà, in un certo senso, pure una sorta di beneficio: lo Stato ha intenzione di investire molto sulla connessione ad internet, garantendo la banda larga in tutto il Paese.

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Questo progetto ha avuto inizio durante il lockdown, in cui, molte zone d’Italia, non hanno avuto accesso ad un’ottima ricezione del segnale a causa della scarsa quantità di banda larga presente in quei territori. Dunque, il governo, si impegnerà da questo punto di vista, mentre gli utenti dovranno farlo pagando il Canone Rai in sostanza.

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