Carta di Identità su Wallet ma solo se segue le norme di Apple

Ecco le condizioni di Apple dettate agli stati per poter attivare i documenti digitali sul Wallet.

I nostri documenti a portata di Wallet? Sì, ma ci sono delle regole – MeetoWeek.com

iOS 15 avrà in serbo per tutti gli utenti delle grandi novità. Una tra queste è la possibilità di poter aggiungere i documenti digitali (carta d’identità e patente) nell’applicazione Wallet e averli così sempre sotto mano. Ma Apple ha sottolineato che tutti gli stati, per poter utilizzare la funzione, devono sottostare a delle regole.

Cosa prevede l’accordo tra Apple e Stati?

L’accordo prevede che l’azienda abbia un controllo sulle agenzie governative responsabili del rilascio delle carte d’identità, che in questa prima fase riguarderanno solo gli Stati Uniti e, in particolare, Arizona, Connecticut, Georgia, Iowa, Kentucky, Maryland, Oklahoma e Utah. Nello specifico, Apple avrà “discrezione esclusiva” sull’implementazione della tecnologia alla base della memorizzazione dei documenti digitali in Wallet.

E’ scritto nero su bianco nei documenti che gli stati devono accettare di “allocare personale e risorse ragionevolmente sufficienti (ad esempio personale, gestione del progetto e finanziamenti) per supportare il lancio del Programma in una tempistica che sarà determinata da Apple“. Tutto questo include l’esecuzione di test di qualità sul funzionamento degli ID digitali in conformità con i requisiti di certificazione di Apple su vari dispositivi.

L’accordo inoltre pone in essere un ulteriore responsabilità degli stati, perché dovranno mettere in primo piano il Programma in tutte le comunicazioni rivolte al pubblico relative alle credenziali di identità digitale“.

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E non finisce qui. I governi e le agenzie statali saranno responsabili anche del finanziamento di tutte queste operazioni, compreso il mantenimento dei sistemi necessari per l’emissione e la manutenzione degli ID digitali, nonché per quanto riguarda il marketing. Inoltre, “salvo diverso accordo tra le parti, nessuna delle parti deve all’altra parte alcuna commissione ai sensi del presente accordo“.

Apple inoltre avrà diritto di revisionare e approvare tutti i materiali di marketing. Gli Stati avranno anche il dovere di verificare la veridicità dei documenti d’identità.

Nello specifico Apple ha dichiarato che:

“Apple non sarà responsabile per i risultati di verifica e l’agenzia riconosce che tutti i risultati di verifica sono forniti COME SONO e senza alcuna garanzia, espressa, implicita o per quanto riguarda la sua accuratezza o prestazioni da parte di Apple”.

In estrema sintesi, i governi e le agenzie statali devono finanziare tutto il necessario, compresi i sistemi necessari all’emissione e alla manutenzione degli ID digitali, nonché come dicevamo tutto il marketing associato. E «salvo diverso accordo tra le parti, nessuna deve all’altra alcuna commissione, ai sensi del presente accordo».

Non sappiamo ancora se e quando la funzione sarà disponibile anche per l’Italia. Attendiamo nuovi sviluppi in merito.

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I punti critici del Wallet Apple

L’app Wallet non è multi piattaforma. Una volta integrato il sistema di Apple questi riuscirà a servire solo chi possiede un iPhone. Questo è il motivo per il quale Apple cerca di convincere i vari stati a collaborare con la digitalizzazione dei documenti: per vendere più iPhone.

Il sistema proposto da Apple sembra quindi ancora poco maturo. Gli utenti preferirebbero di gran lunga un sistema open source, con uno standard aperto, in grado di autenticare i documenti una volta inseriti nel wallet, ma con la possibilità di inserirli anche in wallet di altri sistemi operativi.