I ricercatori hanno ricreato sulla Terra le condizioni ambientali di Marte e hanno provato a coltivare degli ortaggi. Il risultato? Centinaia di pomodori e bottiglie di ketchup Heinz in edizione limitata.
Un giorno non molto lontano potremo coltivare pomodori su Marte. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori della società americana Heinz, insieme ad un gruppo di studiosi dell’Aldrin Space Institute della Florida Tech, università della città di Melbourne, negli USA. Infatti, gli scienziati sono riusciti a far crescere un gran numero di pomodori in una serra nella quale sono state riprodotte le condizioni ambientali che potrebbero trovarsi su Marte.
L’obiettivo era dimostrare la possibilità di produzione alimentare sul pianeta rosso, in vista della sua colonizzazione futura da parte degli esseri umani. Infatti, la possibilità di produrre cibo nelle stazioni spaziali risulta fondamentale, vista l’impossibilità di trasportare cibi freschi per lunghi viaggi nello spazio.
Le serre utilizzate per l’esperimento sono state attrezzate con dei LED che riproducessero l’illuminazione del sole sul pianeta rosso, mentre il suolo marziano è stato rimpiazzato da una sorta di regolite terrestre, che presenta delle caratteristiche simili a quella del pianeta rosso.
Infatti, la regolite è un insieme eterogeneo di sedimenti, polvere e frammenti di materiale, che compongono lo strato più esterno della superficie dei pianeti rocciosi. Non è una caratteristica esclusiva di Marte, quindi, ma può essere trovata anche sulla Terra o su corpi celesti come la Luna e gli asteroidi.
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Per tutta la durata dell’esperimento temperatura e irrigazione sono state continuamente regolate e monitorate. I ricercatori hanno riprodotto fedelmente le condizioni che sono presenti su Marte e sono da tempo note alla comunità scientifica.
Nel giro di poche ore – circa 2.000 – si sono ottenuti i primi risultati: da 30 piante, si è passati a 450 piante di pomodoro. Tuttavia, nonostante la produzione di centinaia di pomodori, i numeri sono stati inferiori rispetto a quelli previsti. Questo perché non si è riusciti a gestire al meglio spazi di coltivazione più ampi.
I pomodori “marziani”, prodotti con l’esperimento, hanno avuto una gustosa destinazione finale: sono stati utilizzati da Heinz per produrre un’edizione limitata di ketchup: l’Heinz Tomato Ketchup Marz Edition.
L’innovativo ketchup, tuttavia, è solo uno dei tanti esperimenti che si stanno svolgendo a riguardo: sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), già da luglio sono stati piantati semi di peperoncino per valutare quali specie vegetali possano crescere all’interno dello spazio.
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Non ci sono dubbi che molti altri ortaggi seguiranno a questi, nello spazio. Di certo, grazie a questi straordinari esperimenti, la vita su Marte è più vicina. E possiamo iniziare ad immaginarla gustando l’incredibile ketchup marziano Heinz.
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