Secondo dei dati statistici, tra non molto, e accanto al nostro pianeta, continuerà il suo viaggio un asteroide che lo sorpasserà senza schiantarsi fortunatamente sul nostro suolo. Ma allora, che cosa ha di speciale?
A volte succede di sentire delle notizie interessanti per quanto riguarda ciò che succede alla Terra, oppure di qualcosa che potrebbe accadere nello spazio e, per una serie di coincidenza, il luogo dell’evento è proprio vicino al nostro pianeta.
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Ed è quello di cui vi parleremo oggi dal momento che, tra pochi giorni, un asteroide – tanto grande quanto largo – passerà vicino al nostro pianeta superandolo ad una velocità molto elevata.
Succederà l’12 dicembre, inoltre l’asteroide 4660 Nereus, così è stato chiamato, presenta un diametro di 330 metri. Nonostante sia classificato come potenzialmente pericoloso, in ogni caso, sin dalla sua scoperta nel 1982, la NASA non lo ha mai considerato una vera e propria minaccia per il pianeta. Il motivo che ha fatto preoccupare gli scienziati, seppur non troppo come abbiamo detto, è che si trovi ad una distanza davvero minima dalla nostra intersezione orbitale.
Un altro dettaglio interessante è che pare si tratti di un asteroide areosecante, ovvero che la sua orbita interseca quella di Marte, mentre uno di Apollo non attraversa quella della Terra. E proprio perché ha un’orbita molto vicina al nostro pianeta, possiamo capire che sia caratterizzata da una risonanza orbitale 2:1 con la Terra, rendendolo un oggetto interessante a cui rivolgere la propria attenzione.
In aggiunta per poter far atterrare una sonda soltanto su un asteroide del genere, potrebbe richiedere almeno quattro anni e non è nemmeno detto che l’intento possa riuscire. Oltretutto si tratterebbe di un tipo di missione molto difficile da gestire vista e considerata la complessità nel portarla a termine.
Ma è quello che, in fin dei conti, vorrebbero fare. Infatti la NEAP, acronimo di Near Earth Asteroid Prospector, era una missione nata inizialmente con l’idea di compiere una impresa del genere. Successe una situazione simile con Hayabusa, sonda giapponese che riuscì ad atterrare correttamente sull’asteroide 25143 Itokawa. Adesso, l’obiettivo è di mettere in atto la NEAR, una nuova missione dove inviare delle sonde su altri due asteroidi chiamati 253 Mathilde e 433 Eros.
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Entro il 2100, Nereus avrà già compiuto ben sette avvicinamenti al nostro pianeta, e tutti quanti ad una distanza minore di 5 milioni di km. Questo movimento avverrà nel febbraio del 2060 quando si troverà a soli 1,2 milioni di km, mentre l’11 dicembre di quest’anno sarà a 3,9 milioni di km. Da ciò, dunque, capiamo che prima di poter arrivare ad una distanza davvero molto vicina alla Terra, dovranno passare tanti anni, di conseguenza parliamo di un tempo prolungato per via della velocità con cui si muove l’asteroide.
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