E’ stata una gara di drag con eVTOL teleguidati che apre un futuro campionato con piloti a bordo di velivoli elettrici.
Si è tenuta ufficialmente la prima gara di accelerazione eVTOL al mondo organizzata da Alauda Aeronautics. La competizione, pur essendo ancora senza umani a bordo, ha anticipato il futuro delle gare volanti di eVTOL.
Che cos’è un eVOLT?
eVTOL sta per “electric Vertical Take-Off and Landing” e identifica una categoria di velivoli elettrici in grado di decollare e atterrare in verticale. Gli Airspeeder Mk3 di Alauda hanno un corpo in fibra di carbonio, possono volare da 0-100 km/h in 2,8 secondi e sono progettati per raggiungere altitudini di 500 m. La velocità massima è di quasi 200 km/h.
La particolarità di questi aerei è che funzionano senza ali e vengono chiamati anche “multicotteri”. Tipicamente, utilizzano bracci radiali per ospitare i motori/eliche, come il Volcopter 2X o il Jetson Aero.
Qualche curiosità sugli Airspeed MK3
Si tratta di un veicolo progettato da Alauda Aeronautics, una società che inizialmente si è rivolta a nomi celebri dell’automotive, come McLaren, Tom Walkinshaw Racing e Brabham. Da qui è partito, circa due anni fa, il progetto della prima “auto elettrica volante da competizione”, impostata su una cellula di sopravvivenza per il pilota, in materiale composito, e spinta da quattro potenti rotori sdoppiati.
Ecco un video che ci mostra i velivoli in azione
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La gara che si è appena conclusa
La formula 1 volante si è tenuta nel sud dell’Australia e fa parte delle Exa Series con velivoli teleguidati e che ha visto competere due Mk3 pilotati dal team Alpha e Bravo, composti da ingegneri di Alauda. Il percorso in rettilineo è stato di soli 300 metri, sorvolato ad una quota di 15 m. L’Mk3 vincitore del team Bravo ha raggiunto una velocità massima di 155 km/h.
La Exa Series fa sapere che prima della conclusione del 2021 potrebbero esserci ancora 2 eventi.
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Quando vedremo i primi piloti a bordo?
Il primo campionato al mondo con piloti a bordo avverrà nel 2022. La gara Airspeeder sarà disquisita tra quattro squadre, ognuna delle quali avrà due piloti. Questi gareggeranno contemporaneamente intorno a una pista aerea delimitata elettronicamente e abilitata alla realtà aumentata.
Il progetto prevede che in futuro i piloti potranno salire direttamente a bordo dei “super droni”. Interessati a questo nuovo progetto ci sono team del mondo del motorsport, ma anche dell’aviazione, così come dal settore tecnologico avanzato e perfino del gaming. La sensazione è che se si troveranno le sponsorizzazioni giuste, questo nuovo sport possa diventare qualcosa di concreto e non solo sperimentale.
Pur non sapendo ancora una data ben precisa, nelle prossime settimane gli organizzatori annunceranno i primi circuiti, i team che parteciperanno alle gare, le flying cars schierate e i piloti coinvolti.