Gli esperti di Google mettono in guardia gli utenti dai malware provenienti da YouTube e che starebbero dilagando in rete
Che la rete fosse un antro ricco di insidie è risaputo. È necessario stare in guardia e non sottovalutare mai la possibilità di incorrere in qualche imprevisto. L’utenza media tuttavia è avvezza a difendere i propri account, apparecchi, e quanto più possibile i propri dati.
E nonostante le molte accortezze, non fanno che spuntare nuove modalità che consentono ai cybercriminali di violare le nostre informazioni. A volte anche con notevoli danni economici.
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Dalla semplice fake email, al fenomeno di pishing, fino ai falsi portali ad imitazione delle vere homepage dei providers di servizi di ogni tipo, la vasta gamma di trucchi per frodare i più incauti non smette di arricchirsi di nuove strategie. E rientra proprio in questa categoria l’ultima trovata, che grazie agli attenti analisti di Google è stata infine scovata e messa alla berlina.
Questa volta il cavallo di Troia che connetterebbe i criminali con i dispositivi degli utenti sarebbe proprio la piattaforma di YouTube. La tecnica messa appunto consisterebbe nella creazione di canali, il cui aspetto sembrerebbe all’apparenza dal contenuto utile quanto mai innocuo.
Come funziona la tecnica che piazzerebbe i malware sui dispositivi degli incauti utenti
Come molti video tutorial pubblicati in questo contenitore è abbastanza consueto trovare, inseriti a corollario, dei link di completamento che vengono indicati come delle pagine di supporto o di approfondimento. In questo caso specifico questi erano presenti e, secondo quanto riportato dai creatori, avrebbero dovuto portare al download di un determinato software con l’obiettivo di facilitare i compiti del caso. Spesso veniva presentata la possibilità di scaricare gratuitamente VPN, oppure, e questo avrebbe dovuto far accendere più di qualche allarme, come eseguire il crack di determinati programmi. Ma dopo l’averci cliccato su, e scaricato il tool del caso, ci si rende conto dell’amara sorpresa. Infatti a questo punto il malware contenuto attaccherà il sistema andandosi ad appropriare di password e dati sensibili contenuti nei nostri devices.
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Questo modus operandi è stato uno dei preferiti dai cybercriminali nell’ultimo periodo. In base a quanto emerso dall’analisi approfondita su questo tipo di fenomeno, ammonterebbe ad 81 il numero di canali aperti ad hoc per questo scopo. Con una mole di attività pari a 100 video postati nel brevissimo arco di tempo di 10 minuti.
Intanto Google, attraverso i suoi canali ufficiali, fa sapere che dopo aver individuato il problema, si è subito attivata per cercare una risoluzione quanto mai definitiva che garantisca una maggior sicurezza del prodotto e rinsaldi la credibilità da parte degli utenti rispetto alla piattaforma, consigliando, nel mentre, di diffidare da contenuti del quali non si è certa la fonte.