L’imprenditore e filantropo prosegue il suo impegno nel combattere il cambiamento climatico lanciandosi in una nuova sfida
La vocazione verde di William Henry Gates III prosegue coerentemente il suo percorso. Il magnate dell’informatica d’altronde aveva già espresso la sua opinione circa la responsabilità dell’industria del consumo e dei beni tecnologici. E ora è inarrestabile nel suo impegno collocandosi come figura chiave del dialogo tra gli Stati Uniti e il vecchio Continente. Entrambi alla ricerca di una formula comune che li guidi verso la riduzione dell’impatto ambientale, non solo prodotto da questo comparto.
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La sua non è una semplice ambasciata. Infatti assicura una grande visibilità e il sostegno a quelle che sono le tematiche del cambiamento climatico, con tutte le conseguenze che questo comporta. Ed il suo sarà anche un ruolo di pivot attivo, visto la volontà da parte di Bill Gates di finanziare tutta una serie di progetti innovativi legati all’ambiente.
Sono proprio le parole pronunciate dalla Presidentessa Ue, la tedesca Ursula von der Leyen in capo alla Commissione Europea dal 2019, a far intendere quanto il tema sia caldo. E stia a cuore dei cittadini comunitari e dei loro governi.
Il quadro presentato dalla Presidentessa Ue Ursula von der Leyen durante la conferenza stampa sul G20 e la Cop26 fanno intendere una direzione molto chiara
Ma vi di più. L’argomento, non essendo di portata locale ma globale, richiede la collaborazione tra i paesi. Dunque chi meglio del governo degli Stati Uniti può essere considerato un valido partner in questa missione? Pertanto è un importante traguardo aver coinvolto direttamente il Presidente Joe Biden, che in prima persona si fa garante per l’impegno di ridurre di almeno il 30% entro il 2030 le immissioni di metano che sono alla base del riscaldamento globale. Ora a sottoscrivere gli accordi che intendono abbattere le concentrazioni di un gas capace di essere otto volte più dannoso dell’anidride carbonica, saranno coinvolti un totale di 60 paesi.
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I piani per il futuro sono chiari e la loro esposizione è avvenuta durante la conferenza stampa sul G20 e la Cop26. Questi prevedono una cabina di regia con sede a Glasgow, dove una commissione con la consulenza di Bill Gates, si giocherà il tutto per tutto attraverso un’iniziativa che porrà al centro delle attività l’innovazione e tutte quelle tecnologie che avranno il ruolo cardine di abbattere le emissioni. L’obiettivo quindi è portare avanti il concetto di transizione ecologia, e guardare ad un’industria più green, basata su fonti energetiche di tipo sostenibile.
In realtà, sono già diverse le iniziative intraprese dalle società e dai fornitori di energia, e questo fa intendere come un cambio di rotta sia stato già adottato. Quello che ad oggi forse ancora è carente è un sistema a rete integrato che produca una forma di omologazione verde più capillare.
