Altre foto da Perseverance: questa volta il soggetto è il lago

Su Marte ci sono tracce di un antico lago. Ecco le foto scattate dalla sonda Perseverance subito dopo il suo ammartaggio.

Ecco il cratere marziano Jazero che oltre 3 miliardi di anni fa ospitava un lago – MeteoWeek.com

C’era una volta un lago marziano

Rappresentazione grafica dell’antico lago – MeteoWeek.com

Il rover della NASA Perseverance ci manda i suoi saluti dal Pianeta Rosso e ci allega delle immagini spettacolari del cratere Jazero che, oltre 3 miliardi di anni fa, ospitava un lago.

Difficile per noi immaginare che Marte, tantissimi anni fa, ospitasse acqua e molto probabilmente anche forme di vita. Siamo ormai abituati a vederlo con gli occhi delle sonde che ce lo raccontano come un pianeta desolato ed eroso dal vento.

Ma grazie a Perseverance sappiamo con certezza che il cratere Jazero anticamente ospitava un lago. La conferma viene da una prima analisi scientifica delle immagini scattate dalla sonda lo scorso febbraio.

I dati raccolti ed analizzati ci evidenziano come tanto tempo fa (circa 3,7 miliardi di anni fa) Jazero fosse un lago alimentato da un piccolo fiume. In quel tempo il clima su Marte era caldo e umido, ma poi ha subito un cambiamento drastico.

Gli scienziati hanno identificato anche strati di rocce che potrebbero preservare tracce di vita primordiale. Tutti i risultati sono consultabili online sulla prestigiosa rivista scientifica Science.

Perseverance si è dato da fare stando fermo immobile.

Una visione di Jazero dall’alto – MeteoWeekcom

Perseverance è atterrato su Marte lo scorso 18 febbraio 2021 e ha toccato il fondo del cratere Jazero, una depressione del suolo marziano larga circa 45 chilometri. L’obiettivo della sonda è quello di esplorare e raccogliere campioni di terreno nei 15 chilometri circostanti.

Le operazioni sono andate però a rilento poiché nei primi tre mesi il veicolo è rimasto sul fondo del cratere, mentre gli ingegneri della Nasa, a Terra, eseguivano controlli a distanza sugli strumenti del robot.

Ma stare fermi non significa necessariamente far nulla. Infatti Perseverance ha approfittato di questo “tempo morto” per catturare delle immagini dell’ambiente circostante attraverso le due fotocamere installate sul rover. Tra gli scatti, anche il deposito di sedimenti a forma di ventaglio (chiamato delta proprio perché ritenuto ciò che rimane della confluenza tra un fiume e il lago che anticamente occupava il cratere) e di una formazione nota come collina Kodiak, un altro affioramento di roccia parzialmente erosa.

Le foto sono state scaricate ed analizzate dagli scienziati che hanno notato subito, grazie anche a un inaspettato livello di risoluzione, i diversi strati di roccia che costituiscono Kodiak.

I risultati parlano chiaro: i sedimenti non sono stati trasportati dal vento o da altri processi geologici, ma dall’acqua. In più, Perseverance ha trovato formazioni rocciose simili anche lungo il delta a forma di ventaglio.

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La conferma che affascina

Dalle analisi condotte dagli scienziati si può quindi confermare che Jazero è stato un antico lago marziano e le sue acque erano alimentate dal flusso di un fiume. Informazioni che i satelliti, con le loro immagini, avevano già suggerito, ma che necessitavano di un’ulteriore conferma.

Benjamin Weiss, uno degli autori dello studio, ha commentato così:

Il rover è stato in grado di risolvere una delle grandi incognite, ovvero che un tempo questo cratere era un lago. Fino a quando non siamo arrivati là e abbiamo confermato che era un lago, questa è rimasta sempre una domanda senza risposta“.

Che desolazione … ma prima non era così!

Dunque sappiamo che il delta del fiume confluiva in un lago. E poi? Ci fu un drammatico cambiamento climatico che ha portato a inondazioni che a loro volta hanno decretato la fine del lago stesso.

Sempre Benjamin Weiss: “Se guardi le foto, quello che vedi è un epico paesaggio desertico. È il posto più desolato che potresti mai visitare. Non c’è una goccia d’acqua da nessuna parte, eppure qui abbiamo le prove di un passato molto diverso. È successo qualcosa di molto profondo nella storia del pianeta”.

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Il prossimo obiettivo di Perseverance

Adesso sappiamo che su Marte una volta c’era l’acqua. Adesso lo scopo di Perseverance è ricercare qualche traccia di una vita passata nell’antico lago Jazero. Il rover potrebbe trovare dei fossili e inviare i dati agli scienziati sulla Terra che potranno analizzarli e dare un nuovo riscontro.