La Cina mette un altro divieto in circolo, sulle microtransizioni

Ancora una volta vengono presi di mira gli utenti del mondo digital, con una stretta rivolta al target più giovane

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Il pool di burocrati cinesi si abbatte su un’altro settore del business online, quello dei gamers con un target giovanissimo – Meteoweek.com

Il governo di Pechino sta attuando una strategia sempre più stringente in merito al business che transita online. Dopo aver messo in atto una politica di chiusura verso il mercato effimero delle criptovalute, che sicuramente vedrà altri colpi di scena, questa volta volge lo sguardo ad un altro tema caldo, ovvero quello dei gamers e delle microtransazioni.

Se non proprio bandite, o meglio, non ancora, queste sono state di molto ridimensionate dagli ultimi regolamenti andati in vigore.

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Sembra che la Cina cerchi di contenere tutto ciò che passa in rete, che rappresenta probabilmente un concetto di anarchia molto lontano da quello che sono i valori cardine che fondano la gestione del paese.
Tuttavia per comprendere meglio quanto sia approfondita la meccanica di controllo è necessario osservare accuratamente i contenuti delle nuove normative e gli obiettivi che esse si prefiggono.

Cosa prevede il nuovo regolamento e come cambia le abitudini degli utenti

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Il target dei giovani e giovanissimi è colpito in maniera specifica da questo nuovo severo regolamento che monitora il tempo e il denaro speso nelle attività online – MeteoWeek.com

Come una moderna e severa madre la Cina si rivolge ai più piccoli con l’intento di educarli ad un disciplina di gestione del tempo e delle risorse. La prima normativa ad andare in porto è stata infatti quella che limitava l’utilizzo dei giochi online.

Questa infatti permette che vengano praticati in orari specifici, ovvero rigorosamente solo dalle 20 di sera e per la durata di un’ora. Ma c’è di più. Il tetto massimo settimanale prestabilito non dovrà assolutamente superare le tre ore.

Ora inoltre vengono aggiunti altri diktat e gli aspetti che lasciano perplessi sono molteplici. Tutti si concentrano su due ambiti: il target, ovvero quello dei giovani e giovanissimi, e i limiti di spesa in attività online.
Tra i punti da considerare abbiamo:

  • è stabilito un limite minimo di età per effettuare acquisti in rete. Questo è fissato a minimo 8 anni
  • è imposto un tetto massimo di spesa possibile pari a 50 CNY se chi effettua la transazione ha un’età compresa tra gli 8 e i 16 anni. Inoltre la somma totale mensile non potrà superare i 200 CNY.
  • è fortemente limitato anche il range che dai 16 ai 19 anni che vedono i budget consentito lievemente superiore, arrivando a 100 CNY, ma che non potrà superare i 400 CNY al mese

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Solo per fare una considerazione, il valore al cambio di 400 CNY equivale a circa 53€. In Italia è una discreta paghetta per un adolescente.

Ultima ma non meno importante è la parte relativa alle sanzioni. Ovviamente parlando di minori non saranno applicate delle multe dirette, ma saranno le aziende fornitrici di servizi a coprire le spese in caso di illecito.