Grazie ad una serie di collaborazioni siamo entrati in possesso di una serie di foto eccezionali, e che possono farci sapere di più su Mercurio. Inoltre pare che sia un risultato dovuto principalmente agli sforzi di noi italiani.
L’immagine è stata scattata dalla navicella Bepicolombo, incaricata di eseguire una foto della superficie di Mercurio. Sembra essere un progetto banale, ma in realtà si tratta di una missione davvero particolare visto che, questa volta, l’iniziativa proviene proprio dall’Italia.
La fotografia è stata fatta grazie all’intervento di più aziende, ovvero dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, la JAXA, l’Agenzia Spaziale Giapponese, l’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, L’INAF, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e la Sapienza Università di Roma.
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Grazie ai loro sforzi sono stati realizzati 4 di 16 componenti. La sonda, infatti, ha avuto modo di raggiungere Mercurio, che per chi non fosse abbastanza informato al riguardo si tratta del pianeta più interno del Sistema Solare. La distanza è di 199 chilometri, tuttavia la foto è stata fatta quando la navicella si trovava a 2.428 chilometri di distanza dalla superficie di Mercurio. Comunque sia, per via di questa immagine, vediamo come la zona immortalata sia caratterizzata dalla presenza di numerosi crateri.
La tanto attesa foto
Hello Mercury! ?
One of our first views of #Mercury, taken ~10mins after close approach. More details and images to follow later today! https://t.co/6CH9vE8Z0f#MercuryFlyby #ExploreFarther pic.twitter.com/hguRQbOGi5
— BepiColombo (@BepiColombo) October 2, 2021
Il primo scatto è arrivato dopo il lancio del 20 ottobre 2018, direttamente dalla navicella da un centro spaziale nella Guyana francese, a Kourou. E prima di Mercurio, la sonda aveva viaggiato in prossimità di Venere – ad agosto – ottenendo una spinta abbastanza forte da raggiungere Mercurio. Nel 2025, inoltre, si prevede che la navicella di BepiColombo venga catturata dall’orbita del primo pianeta, partendo dal Sole. Durante il suo tragitto, in aggiunta, oltre a questa sonda è arrivata anche Solar Orbiter di ESA e NASA.
Comunque sia, una volta giunta a quel punto, BepiColombo ruoterà attorno a Mercurio per due anni, inviando alla Terra sempre più immagini allo scopo di comprendere meglio la superficie del pianeta. L’obiettivo sarà quello di studiare il campo magnetico e l’interazione tra Mercurio e il vento solare. Come già accennato in precedenza, infine, hanno avuto modo di realizzare dai 4 ai 16 componenti.
È una idea davvero brillante e interessante, visto che, in poco tempo, saremo in grado di entrare in possesso di molte informazioni e di vario tipo. Solitamente sentivamo parlare sempre dei lanci delle altre nazioni e delle loro scoperte in merito, ma adesso anche l’Italia avrà modo di potersi vantare delle suoi missioni a lungo termine, e che terranno occupato il paese – su questo settore – per un bel po’ di tempo.
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Nel frattempo vediamo di seguire i possibili sviluppi al riguardo; in fondo, non si sa mai che cosa potrebbe catturare la sonda BepiColombo.