Un video di fine agosto, inizio settembre, da migliaia di visualizzazioni, postato dal The Dallas Morning News, fa ancora discutere. Un ristorante, nonché panetteria, latinoamericano a Dallas, di nome La Duni, utilizza robot per consegnare cibo e bevande, un lavoro che gli esseri umani erano soliti fare. Ma che a quanto pare non vogliono fare più.
“La maggior parte delle persone non solo li abbraccia, li adorano, si divertono” spiega così Taco Borga, il comproprietario di La Duni. “In realtà non li vedono come macchine. Non li considerano dei tablet su ruote, ma piuttosto come parte di una bella esperienza al locale, visto che questi robot hanno una personalità e possono interagire con i clienti”.
Taco Borga ora è felice e contento del suo investimento. Ma prima non era così. Già, il ristorante La Duni ha provato ad assumere camerieri, ma non ci è riuscito. Così una brillante idea di rivolgersi a una ditta di robot, che se da un lato fa svoltare il ristorante, dall’altra inquieta visto che nessun essere umano è stato assunto.
La doppia operazione ben riuscita. “Neanche 45’, e i robot stavano già lavorando”
American Robotech è una società texana che esplora tecnologie, prodotti e soluzioni all’avanguardia per aiutare il successo aziendale dei suoi clienti. Focalizzata su robot per servizi commerciali, partner di fornitori di robotica di prim’ordine, American Robotech fornisce robot per le consegne, disinfezione, per chiunque ne abbia bisogno: dai ristoranti agli hotel, passando per scuole, edifici per uffici.
E chi più ne ha, più ne metta. Con un centro servizi a Plano in Texas, American Robotech non solo fornisce soluzioni di automazione e servizi a valore aggiunto, ma dispone anche di un’accademia di robot che forma e certifica gli ingegneri per la robotica e le tecnologie correlate.
Taco Borga ha visto in American Robotech un’ancora di salvezza. E mai scelta fu più azzeccata. “Sono andato nella sede di American Robotech – spiega ai quotidiani locali – il giorno sono venuti i loro tecnici al ristorante, hanno mappato l’ambiente, hanno assegnato i numeri ai tavoli secondo una loro logica e, appena 45 minuti dopo il loro ingresso i robot stavano già lavorando”. Un successo elevato al quadrato: i robot incuriosiscono, praticamente una pubblicità gratuita. I robot costituiscono una soluzione al problema.
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“Possono persino cantare Tanti Auguri – continua Taco Boga – non li considerano dei tablet su ruote, possono interagire con i clienti”. E, al netto dell’investimento iniziale costano addirittura meno: ogni robot gli costa circa 15 dollari al giorno, cioè molto meno rispetto alla paga giornaliera di un cameriere, senza considerare contratti e quant’altro.
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Ma la domanda sorge spontanea: senza nulla togliere all’importanza di robot di nuova generazione, possibile che non c’era nessun essere umano per quel posto di lavoro?