L’ultimo aggiornamento del social potrebbe consistere in una sorta di sotto gruppi, con un moderatore aggiuntivo, del quale non potremmo più fare a meno
Puó uno dei più grandi canali social, contraddistinto da un confronto costante e condiviso di tematiche di tendenza di ogni tipo, diventare un po’ più intimo e conviviale?
È questa la sfida lanciata da Twitter che scommette di cambiare le regole del social attraverso la nuova funzionare chiamata Communities.
Il micro-blog dei cinguettii permetterà di creare dei gruppi chiusi, dove solo gli utenti che saranno accomunati dalle stesse passioni, potranno riunirsi. Gli argomenti annunciati al momento sono molto semplici e limitati. In prima battuta si potranno creare chat che tratterranno macro ambiti come ad esempio il benessere e la salute, piuttosto che l’amore per gli animali domestici, i trend della moda, o le previsioni meteo.
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La specificità delle Communities sarà quella di poter inviare un messaggio rivolgendosi solo ad una stretta cerchia di persone, e non come avviene adesso, ovvero a tutti i propri followers. Al contrario, partecipare alle argomentazioni del gruppo sarà possibile a coloro i quali fanno parte della stessa cerchia.
Poiché questa funzione tende a chiudere un po’ la cortina della condivisione e mette dei dubbi sul corretto controllo delle conversazioni, Twitter tira fuori un asso dalla manica.
Come la nuova funzionalità impatterà sulle dinamiche interne degli utenti e l’impiego dei moderatori
Nasce per la prima volta nella storia del canale la figura del moderatore. Attualmente in fase test, questa modalità prevede l’impiego di un a persona che si occupi di verificare tutti i contenuti. L’utente si occuperà principalmente di gestire lo scambio di informazioni. Ma inoltre sarà anche responsabile della supervisione e garantirà che i cinguettii siamo congruenti alle policy dell’azienda statunitense.
Per questa ragione il ruolo verrà assegnato dopo un’attenta analisi del profilo e una abilitazione alla mansione.
Nonostante l’obiettivo sia quindi quello di creare aggregazioni personalizzate, almeno per quanto riguarda questa fase iniziale, non è esclusa la possibilità ai non facenti parte delle singole Communities di consultare le pagine e le timelines, che resteranno quindi accessibili. Allo stesso tempo sarà possibile non solo retwittare ma anche segnalare qualora ce ne fosse la necessità
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La funzione delle Communities quindi è molto chiara. L’attuale fase test avrà quindi una duplice funzione. Da un lato avrà come obiettivo quello di permettere la raccolta di dati da parte degli utenti, e comprendere meglio il loro gradimento e la loro abitudini di utilizzo.
Dall’altro servirà a verificare che le figure messe in campo per gestire la situazione nel rispetto dei regolamenti interni, riescano nei loro intenti senza perdersi mai nulla.
In attesa di questi sviluppi godiamoci i nostri profili e sosteniamo l’evoluzione del social con i sempre presenti hashtag.