In Italia il passaggio al digitale terrestre non s’ha da fare: ecco perché è stato rimandato di nuovo

Il nuovo digitale terrestre dovrà attendere ancora. Appuntamento al prossimo ottobre. Vediamo insieme per quando è previsto l’arrivo in Italia.

Ancora attesa in Italia per il nuovo digitale terrestre. Se ne parla l’anno prossimo- MeteoWeek.com

Ci eravamo accordati per questo mese, ma il passaggio al nuovo digitale terrestre si fa ancora attendere. Se ne ne parla ad ottobre fino a inizio 2022. Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha prodotto un documento che prevede uno slittamento delle date del passaggio alle trasmissioni in Mpeg4 e la libertà per le emittenti di scegliere se e quando migrare.

Come abbiamo potuto vedere (anzi, non vedere) il primo settembre non si è verificato il passaggio dei canali nazionali alla codifica Mpeg4. Le date per il nuovo digitale terrestre (DVB-T2) sono state decise da emittenti e Governo durante un’audizione al Ministero dello Sviluppo Economico.

La prima fase, quella del passaggio alle trasmissioni in Mpeg4 è prevista non prima del 15 ottobre prossimo e interesserà in particolare le regioni  Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. DI conseguenza, è stata spostata anche la seconda fase del passaggio al DVB-T2 che avverrà nell’arco temporale tra giugno 2022 e gennaio 2023.

Dal prossimo 15 ottobre inoltre non è più previsto l’obbligo per le emittenti di trasmettere con il nuovo segnale. Le emittenti possono dunque anticipare volontariamente il passaggio alle trasmissioni in Mpeg4, scegliendo quando e per quali canali. Dunque dal prossimo mese ci potrebbero essere canali non più visibili dai televisori più vecchi e altri invece ancora trasmessi con l’attuale codifica.

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Il Governo ha previsto un provvedimento ufficiale entro fine anno che obbligherà ufficialmente tutte le emittenti al passaggio all’MPEG-4 (lo standard per la codifica dell’audio e del video digitale).

Ecco le date per il DVB-T2

Passaggio al digitale terrestre in 3 fasi:

  • Fase 1 (passaggio al Mpeg4): A partire dal 15 ottobre su base “volontaria’” ovvero un’emittente può decidere se continuare ad usare il codec Mpeg2 o passare al Mpeg4 come si sarebbe dovuto fare. Per poter visualizzare correttamente tutti canali, si consiglia l’acquisto di un TV di ultima generazione con decoder incorporato o in alternativa di dotarsi di un decoder che decodifichi lo standard H265/HEVC (prezzo dai 30 ai 250 euro).
  • Fase 2 (Spostamento delle frequenze): A partire da gennaio 2022. Dovremo risintonizzare la nostra TV a data da destinarsi.
  • Fase 3 (addio DVB-T, benvenuto DVB-T2): Da giugno a gennaio 2023.

Dal 16 ottobre quindi chiunque abbia ancora una tv molto vecchia (generazione pre 2010 per intenderci) smetterà di vedere tutti quei canali che passeranno alla codifica Mpeg4. Già ora infatti questi apparecchi non sono più in grado vedere i canali in HD.

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Approfitta del BONUS TV …

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto un bonus fino a 50 euro che permetterà di adeguare il proprio vecchio televisore o di comprarne uno in grado di supportare il nuovo standard DVB-T2. L’incentivo può arrivare fino a un massimo di 50 euro. Per avere diritto all’incentivo, le famiglie con reddito Isee fino a 20 mila euro dovranno scaricare un apposito modulo disponibile sul sito del MISE attraverso il quale autocertificheranno di avere diritto al contributo.

Il bonus verrà erogato direttamente dal negoziante che al momento dell’acquisto dovrà inserire il codice fiscale dell’acquirente sul sito dell’Agenzia delle entrate, insieme ai riferimenti del documento di identità e ai dati identificativi del prodotto.

… e di un altro BONUS ancora!

E’ previsto un nuovo bonus tv che permetterà a chiunque, senza presentare alcun Isee, di comprare scontato un apparecchio compatibile con il nuovo digitale terrestre. Si tratta in pratica di uno sconto del 20% (per un massimo di 100 euro) sull’acquisto di un nuovo apparecchio a seguito della rottamazione di uno venduto prima del 2018.