Il vintage torna di moda! Ecco le console retrò mini più ricercate

Il passato non si dimentica. Siamo arrivati alla nona generazione di console, un apparecchio elettronico concepito esclusivamente o primariamente per giocare con i videogiochi, ma che oggi è nelle case di milioni e milioni di persone. Già, oggi. Oggi PlayStation 5, Xbox Series X, Xbox Series S, ma ieri c’erano le indimenticabili, il vintage che torna (sempre) di moda, viene ricercato nel presente, in ottica futura.

Sega Mega Drive, una console a 16 bit che ha segnato un decennio - MeteoWeek.com
Sega Mega Drive, una console a 16 bit che ha segnato un decennio – MeteoWeek.com

Magnavox Odyssey, fu chiamata così la prima console messa in commercio in Nord America nel 1972, sebbene il suo ideatore, tale Ralph Baer, stesse elaborando prototipi già dagli anni ’60. Praticamente introvabile, se non nel mondo del collezionismo, la Magnavox Odyssey fu capace di aprire un mondo, celebrato in seguito da Pong Coleco Telstar, Ping-O-Tronic e Color TV Game, le console di prima generazione.

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Tante le console capaci di miracol mostrare nel corso di quaranta anni di storia, scanditi da nove generazioni di apparecchi elettronici che via via si sono allargate, lasciando il semplicistico concetto di videogioco. Alcune di esse hanno lasciato un segno talmente tangibile da far diventare la nostalgia, canaglia.

Nintendo Classic Mini: “La miglior console di tutti i tempi”

Sonic, il riccio blu antropomorfo di Mobius, più famoso al mondo - MeteoWeek.com
Sonic, il riccio blu antropomorfo di Mobius, più famoso al mondo – MeteoWeek.com

PlayStation Classic, non si può non cominciare dalla prima console di Sony, annunciata nel settembre del 2018 al Tokyo Game Show e commercializzata in tutto il mondo a dicembre 2018, ha cavalcato l’onda lunga del successo delle repliche in miniatura del NES e dello SNES prodotte da Nintendo tra il 2016 e il 2017: il Nintendo Classic Mini ed il Super Nintendo Classic Mini, brillando di luce propria. Il modello originale senza stick analogici con cavi USB lunghi circa 1,5 metri, un cavo HDMI per l’uscita video ed un cavo USB-Micro-USB di tipo A per l’alimentazione da rete elettrica; l’alimentatore è però venduto separatamente: questo l’aspetto tecnico di PlayStation Classic. Venti giochi precaricati come Grand Theft Auto, Metal Gear Solid, Tekken 3 o Tom Clancy’s Rainbow Six, l’aspetto ludico più bello. C’è anche il doppio controller, ora acquistabile a 100 euro, su Amazon.

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Come non menzionare l’amato Megadrive di Sega, commercializzato come Sega Genesis negli Stati Uniti d’America e come Super GameBoy e Super Aladdin Boy in Corea del Sud: una console per videogiochi a 16 bit prodotta da SEGA, che ha spaccato per un decennio (tra il 1988 e il 1998), dando vita al celeberrimo Sonic, ma anche Tetris, Castlevania, e Virtua Fighter 2. Bastano 80 euro per averla, acquistandola sempre Amazon o su GameStop. Amiga 500 è stato un must a cavallo fra gli Anni ’80 e Anni ’90, anche in virtù di un costo relativamente contenuto e un parco software in parte ereditato dall’Amiga 1000 e alle capacità multimediali straordinarie per l’epoca, la console più venduta per distacco da Commodore, con oltre 6 milioni di unità. Un numerone che si deve aggiornare, però, visto che tutt’ora si trova a 130 euro online.

Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System, è una sorta di console mitologica prodotta da Nintendo tra il 1983 e il 1995, considerata il sistema che ha risollevato l’industria dei videogiochi dopo la crisi del 1983 grazie alle mirabolanti imprese di di Super Mario Bros, una delle più importanti console videoludiche della storia con oltre 62 milioni di unità vendute, un record per il suo tempo, la “miglior console di tutti i tempi” secondo IGN nel 2009. Con 80 euro online si può rivivere le incredibili gesta di Nes. Perché il passato non si dimentica.