Un nuovo prototipo che ispirerà tutti i prodotti a seguire, un nuovo concept per una nuova generazione. Ecco Audi Skysphere.
L’Audi, la famosa branca che si occupa di macchine di un certo calibro, ha svelato alla Monterey Car Week a Pebble Beach in California, giusto il 13 agosto, la prima concept di una nuova famiglia che prefigura modelli di lusso elettrici.
Ebbene sul anche Audi sta puntando all’eco sostenibilità.
Ma non è l’unica differenze sostanziale: si ha infatti una visione che incorpora la guida autonoma e un nuovo format dell’abitacolo, che comunque non lascia le forme morbide tipiche dei modelli precedenti, in cui gli occupanti sostano in un ambiente fortemente digitalizzato e possono condividere le proprie esperienze di bordo tramite i social media collegabili all’abitacolo.
Una macchina idealizzata? Non esattamente.
Si tratta della skysphere, le altre sono la grandsphere da non confondere, che anticipa la top di gamma della Casa, e la urbansphere, che si vedrà nel 2022 , una roadster elettrica che mostra i tratti futuri dello stile Audi in una fascia super esclusiva e nuova, mai vista prima d’ora.
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Scopriamo insieme Audi Skysphere
La skysphere concept propone fin da subito soluzioni molto originali per svecchiare il vecchio metodo Audi, tra cui quella del passo variabile, una modifica che non ricordiamo di aver mai visto in un modello di produzione di questo calibro.
Che cos’è il passo variabile? In pratica, grazie a motori elettrici e a un complesso meccanismo, che tutt’ora rimane segreto, alcune parti della carrozzeria e del telaio scorrono una dentro l’altra, come una sorta di opera moderna, rendendo possibile la modifica della misura dell’interasse e della lunghezza dell’auto di ben 25 centimetri.
Allo stesso tempo, la luce libera da terra è regolabile di un centimetro, per esaltare, a seconda delle preferenze di guida, il confort o le doti dinamiche dell’auto.
Per modificare la configurazione dell’auto basta un pulsante solo. Scegliendo la modalità Sport, la skysphere dispone di una lunghezza del corpo vettura di 4,94 metri.
Pensate le modalità siano solo due? No
Scegliendo la modalità Granturismo, l’auto si allunga sino a 5,19 metri e dispone di funzioni di guida autonoma di Livello 4, aumentando di molto lo spazio per l’abitacolo e di un sofisticatissimo ecosistema digitale.
Il passo variabile quindi è in grado di legare le tre modalità, con un semplice click di un pulsante, permettendo così alla skysphere di cambiare a seconda delle esigenze di guida.
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Gli interni stile BatMobile
Quando mettiamo a confronto l’Audi skysphere alla BatMobile, non lo diciamo tanto per fare un paragone da nerd, bensì perchè la somiglianza è quasi impressionante, s non fosse per il colore degli interni rilasciato come quello di base.
In determinate condizioni infatti, il conducente può delegare la guida all’auto stessa. Vi ricorda qualcosa? Aspettate.
In tali frangenti, il volante e la pedaliera scompaiono garantendo agli occupanti nuove forme di libertà. Ora vedete la somiglianza no?
Tiene dunque conto della modalità di marcia prescelta: se l’auto dev’essere guidata, gli interni si trasformano e il cockpit risulta avvolgente ed ergonomico, con il pannello strumenti e il monitor touch (largo 142 cm e alto 18) che arretrano appena scatta l’ordine. Nella modalità Grand Touring, invece, l’infotainment può essere utilizzato per videoconferenze o per guardare film.
Lungo la plancia troviamo ampie superfici touch da cui è possibile gestire tutte le funzioni del veicolo.
Audi ha scelto di ispirarsi all’Art Déco per gli interni. L’eleganza tipica di un mobile di design caratterizza i sedili rivestiti in microfibra realizzata con materiali riciclati, che rende l’Audi un passo oltre l’ecosostenibilità.
Tra gli altri materiali utilizzati per gli interni spiccano il legno di eucalipto e la similpelle sintetica.
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Motore e sistemi elettrici
Sulla skysphere le componenti elettriche sono posizionate principalmente tra l’asse anteriore e il parabrezza: parliamo del caricabatterie e dell’inverter, oltre che degli attuatori e dei componenti relativi al passo adattivo, mentre la trazione è ovviamente a spinta posteriore.
Il motore elettrico è posizionato sull’asse posteriore ed è in grado di rilasciare una potenza massima di 632 cavalli e una coppia di 750 Nm: numeri notevoli su un’auto che ha una massa di circa 1.800 chili. Mica male.
La capacità dell’accumulatore, che dovrebbe essere superiore agli 80 kWh, è in grado di assicurare un’autonomia di oltre 500 km, almeno nella più economica modalità GT. La skysphere è equipaggiata da sospensioni a doppi quadrilateri, ultima evoluzione del tipo pneumatico adattivo dell’Audi.
Ancora non si hanno notizie sul prezzo o sull’effettiva disponibilità, ma già così ci sta facendo sognare.