La NASA avverte: rischio innalzamento dei mari fino al 2150, potrebbe portare ad una una Atlantide

La NASA ha rilasciato una mappa con le zone a rischio, decennio per decennio fino al 2150, a causa dell’innalzamento dei mari.

Uno scenario post uragano Katrina – MeteoWeek.com

L’allarme lanciato dalla Nasa secondo la quale il livello del mare lungo le coste italiane sembra destinato a salire nei prossimi anni con un aumento stimato tra i 30 e gli 80 centimetri entro il 2150.

Un mutamento già in atto che aggrava le perdite provocate dai cambiamenti climatici all’agricoltura italiana pari a 14 miliardi di euro negli ultimi dieci anni per i danni provocati alle coltivazioni e alle strutture dagli eventi estremi causati dalla tendenza alla tropicalizzazione. Questo per quanto riguarda l’Italia.

Dopo la mappa globale degli incendi, dalla Nasa arriva la mappa del livello dei mari, con le zone costiere a rischio di decennio in decennio fino al 2150.

Uno strumento disponibile per tutti, che potrà essere d’aiuto per le comunità che vivono sulla costa, come osserva l’agenzia spaziale statunitense.

Consultabile sul sito Sea Level Portal della Nasa, la mappa offre un resoconto dettagliato, luogo per luogo, sulla base delle proiezioni contenute nell’ultimo rapporto dell’Ipcc sul cambiamento climatico.

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Le premonizioni della Nasa sono catastrofiche

Le aree basse vicino al livello del mare – spiega l’amministratore della NASA Bill Nelson sono sempre più a rischio e soffrono a causa dell’aumento delle inondazioni, e ciò non farà che peggiorare. La combinazione dell’attrazione gravitazionale della Luna, dell’innalzamento del livello del mare e del cambiamento climatico continuerà ad esacerbare le inondazioni costiere sulle nostre coste e in tutto il mondo. Il Sea Level Change Team della NASA sta fornendo informazioni cruciali in modo da poter pianificare, proteggere e prevenire danni all’ambiente e ai mezzi di sussistenza delle persone colpiti dalle inondazioni”.

Un dettaglio della mappa rilasciata dalla NASA – MeteoWeek.com

Le proiezioni sul livello dei mari si basano sui dati raccolti dai satelliti e da strumenti a Terra, oltre ad analisi, simulazioni al computer e i dati dell’Ipcc, l’organismo delle Nazioni Unite per la valutazione della scienza relativa al cambiamento climatico.

Per la prima volta, rileva la Nasa, chiunque potrà vedere il cambiamento del livello dei mari a livello locale attraverso un nuovo strumento online, con un dettaglio difficile da trovare nel rapporto dell’Ipcc.

Oltre a dare un’istantanea dell’aumento del livello dei mari nei prossimi decenni, la mappa permette di focalizzarsi anche sull’effetto dei diversi processi alla base dell’innalzamento dei mari, quali lo scioglimento delle lastre di ghiaccio e dei ghiacciai, l’estensione e riscaldamento delle correnti oceaniche.

Senza contare le fasi lunari, che intervengono di molto sull’innalzamento dei mari.

La mappa mostra i futuri livelli del mare sotto diversi scenari di emissioni di gas serra e modelli economici, da quelli a basse emissioni a quelli con emissioni accelerate.

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L’importanza delle fasi lunari e dello scioglimento dei ghiacciai sull’innalzamento dei mari

Lo scioglimento dei ghiacciai tra le cause dell’innalzamento dei mari – MeteoWeek.com

La NOAA, National Oceanic and Atmospheric Administration, ha registrato ben 600 inondazioni di vasta portata nel solo 2019, e il numero sta crescendo ogni anno, fino al punto di rottura che, stando allo studio di cui sopra, dovrebbe scattare appunto dalla metà del prossimo decennio, con numerose aree della zona costiera che potrebbero vivere una serie di eventi drammatici.

Basti pensare alla più recente, in Germania, dove ha causato vissitime e disagi di non poco conto.

La ricerca è stata guidata dal Sea Level Change Science Team della NASA dell’Università delle Hawaii, e sottolinea come le alte maree supereranno spesso e volentieri i livelli di allagamento in varie zone del paese; inoltre, le inondazioni potrebbero durare anche un mese se non di più, a seconda di come si troveranno in quell’istante la Luna, la Terra e il Sole: a seconda di specifici allineamenti, infatti, sarà possibile che le inondazioni perdureranno ininterrotte per 24/48 ore, con tutto ciò che ne consegue.