Ducati c’è. La divisione di produzione motociclistica della nota azienda di Borgo Panigale, di proprietà della casa automobilistica italiana Lamborghini, attraverso la sua casa madre tedesca Audi, a sua volta di proprietà del Gruppo Volkswagen, esplora nuovi orizzonti.
Tecnicamente qualcuno avrà da ridire sul considerare il nuovo progetto Ducati come una moto elettrica. Non è così? Importa fine a un certo punto, perché il futuro prossimo sarà inevitabilmente green, come già accaduto per le macchine, le bici con la pedalata assistita, volendo anche con il boom dei monopattini, che proprio Ducati sta seguendo molto da vicino.
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In un mondo che va verso l’elettrico, ecco il nuovo progetto di Italdesign: la 860-E. Chiaro riferimento alla 860 GT, non solo nel nome ma anche nei fatti. Le linee sono le stesse iconiche, come la carenatura del serbatoio che prosegue sotto la sella, anche se modernizzate, l’eleganza di fatto è quella, confermata da alcuni elementi meccanici e tecnologici come la forcella rovesciata e i freni radiali vengono integrati con grande armonia. Pannelli laterali zigrinati che tagliano su entrambi i lati il “serbatoio piatto”, come la sella.
L’idea di una Ducati elettrica non è affatto un anatema
L’azienda fondata da Giorgetto Giugiaro nel 1968, mantiene anche l’idea dei fari tondi anche se oggi diventano a LED. Eccolo il motore che guarda a un futuro prossimo che si fa largo: completamente elettrico. La scossa anteriore presumibilmente conterrà il pacco batteria, dotata di una rifinitura argento e va riempire l’area del bicilindrico raffreddato ad aria a L, inclinato di 90 gradi, i quattro tempi dell’originale Ducati 860 GT. Insomma una rivisitazione in chiave moderna della roadster che proprio Italdesigner aveva realizzato 50 anni fa, attualizzata nel presente con un forte ammiccamento al futuro.
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L’idea di una Ducati completamente elettrica potrebbe suonare come un’anatema per molti appassionati dall’anima dotata di un motore a scoppio, ma il coinvolgimento della casa di Borgo Panigale, per esempio, nelle biciclette a pedalata assistita è la cartina di tornasole. Tutto lascia presagire che sia soltanto una questione di tempo prima che una moto elettrica uscirà con il marchio Ducati.
La 860-E viene da Italdesign, un’azienda che ha sia una storia con Ducati sia un attuale coinvolgimento con l’azienda emiliana. Italdesign—o Italdesign Giugiaro SpA, se volete il nome completo—è l’azienda fondata da Giorgetto Giugiaro nel 1968. È responsabile di innumerevoli design di automobili iconiche, dalle esotiche Maserati multiple, Lotus e Ferrari che sono emerse dall’azienda, a l’onnipresente, come l’originale VW Golf/Rabbit. Tuttavia, Italdesign non si è limitata alle quattro ruote; i progetti dell’azienda sono apparsi su fotocamere Nikon e armi da fuoco Beretta, oltre a diverse moto nel corso degli anni.
La più famosa due ruote di Italdesign è probabilmente la RE5 di Suzuki, criticata a suo tempo ma ricercata oggi, sebbene la Ducati 860 GT del 1974 dell’azienda fosse probabilmente più influente. Sebbene i tradizionalisti trovassero uno shock lo stile spigoloso della moto e il serbatoio del carburante angolare, era una bike che prevedeva il passaggio a design più squadrati molto prima che apparissero modelli come la Katana di Suzuki. Più di recente, Italdesign ha creato la Ducati Urban-E, una bicicletta elettrica pieghevole di produzione, in collaborazione con i designer di Ducati. Un domani non troppo lontano potrebbe realizzare una Ducati elettrica, con buona pace di coloro che oggi non ritengono la 860e una moto elettrica.