Dal nuovo Samsung Galaxy S10 all’Htc Exodus, fino ai minephone e allo smartphone da 12mila euro: che cosa promettono i (sempre più) telefoni che adottano la stessa tecnologia dei bitcoin. Acquistarli significa non solo gestire gli asset digitali in tutta sicurezza, ma assicurarsi un investimento per il futuro.
Gli investitori in criptovalute non possono lasciarsi sfuggire questo smartphone da collezione. di cui vi abbiamo accennato all’inizio di questo articolo.
12mila euro di smartphone, ma giustificati in un certo senso. Cominciamo con quello per parlare degli smartphone adatti alle criptovalute.
Il primo blockchain phone al mondo per crypto, un pezzo unico che farà sicuramente la storia degli smartphone. Acquistarlo significa non solo gestire gli asset digitali in tutta sicurezza, ma assicurarsi un investimento per il futuro. Ecco tutti i dettagli di questo device davvero speciale a partire da 12mila euro.
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Si chiama Sirin Solarin, lo smartphone specializzato in crypto. Realizzato da Sirin Labs, fu il primo destinato agli Assange.
L’azienda aveva dichiarato essere “l’unico device al mondo rivolto ad un mercato di nicchia e non di massa che impedisce qualsiasi attacco hacker alla sicurezza dei vostri dati e della vostra privacy“.
Questo nel 2017.
Un oggetto dei desideri per tutti coloro che investono in criptovalute e vogliono farlo in tutta mobilità ma con estrema sicurezza. Sirin Solarin risponde pienamente a questa esigenza. I suoi 2.500 componenti interni sono stati realizzati per rendere questo smartphone impenetrabile da qualsiasi attacco hacker,intercettazione e violazione della privacy.
L’azienda ha anche voluto precisare che lo smartphone “Solarin ha ottenuto, come era prevedibile, subito un grande interesse da parte della stampa internazionale e grande attenzione da parte dei più esperti“
Ovviamente da quel lontano 2017 ad oggi Sirin Labs ha creato nuovi modelli ancora più performanti, ma questo, il Sirin Solaris, resterà nella storia come il primo device per crypto.
Ma 12 mila euro perchè? Ecco le caratteristiche principali:
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Tra le caratteristiche vantate da quelli di nuovissima generazione c’è anche la blockchain, la tecnologia su cui poggiano le criptovalute come il bitcoin (e non solo).
Il primo a metterla in campo è stato l’Htc Exodus, a luglio.
Poi al Mobile World Congress 2019 si sono visti il Finney e il Wings WX, un telefono quest’ultimo, che promette di far guadagnare i suoi possessori, minando ethereum per loro. Più o meno quello che garantisce anche un altro smartphone: l’Electroneum.
Ma la notizia è che anche il nuovissimo Samsung Galaxy S10 ne fa uno dei suoi punti di forza: ha un sistema di archiviazione delle chiavi private compatibile anche con servizi legati alle criptovalute e ad applicazioni varie della blockchain
Il sito Wired ha stilato una lista di pro per convincervi a comprare uno smartphone che si occupa di criptovalute. Eccone alcuni punti riportati.
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