L’applicazione, molto usata durante le proteste negli Stati Uniti, è accusata di creare allarmismo e di incoraggiare pericolosi atteggiamenti da paladini della giustizia.
Citizen, una controversa app di vigilanza di quartiere, sta assumendo persone per trasmettere in streaming scene di crimini, di incendi o incidenti stradali: se si aderisce si possono guadagnare 25 dollari l’ora: un annuncio del genere, per la zona di New York, è stato pubblicato sul sito JournalismJobs e anche se non cita Citizen, è evidentemente all’app che fa riferimento.
Rendiamoci conto che stiamo parlando di una applicazione nata per aumentare la sicurezza nei quartieri che però, come spesso accade, è stata poi utilizzata con altre finalità disdicevoli.
In questo momento i proprietari di questa app stanno assumendo persone che possano trasmettere in streaming eventi catastrofici o pericolosi, come crimini, incidenti stradali e altri fatti di pubblica rilevanza per la sicurezza.
Vediamo più a fondo cosa sta succedendo.
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Cosa sta succedendo a causa dell’app Citizen
Da tempo ci sono segnalazioni di persone reclutate a pagamento dall’applicazione per fare dirette in streaming di vari eventi, dalle emergenze agli episodi di criminalità: ne hanno scritto siti come New York Post e DailyDot, che a giugno ha parlato di un caso scoperto in un quartiere di Los Angeles, dove un uomo di nome Landon, appunto pagato da Citizen, riprendeva scene di sparatorie, inseguimenti della polizia e pure gli abitanti di un palazzo mentre erano bloccati in ascensore.
Vengono offerti ben 25 dollari l’ora e il primo annuncio è stato pubblicato sul sito JournalismJob per l’area di New York. Proprio il Post, racconta di come un uomo riprendeva scene di sparatorie o inseguimenti della polizia, ma anche fatti meno cruenti come alcune persone bloccate in ascensore.
Che cos’è l’app Citizen
App Citizen è nata nel 2016 con il nome Vigilante e avrebbe dovuto, nelle prime intenzioni, inviare avvisi di sicurezza in tempo reale per gli abitanti di un quartiere. Basata sulle comunicazioni della polizia, sulle chiamate al 911, numero di emergenza negli USA e sulle segnalazioni degli utenti, che ad oggi sono arrivati a 7 milioni.
Col passare del tempo, l’app è stata usata anche per fare altro ed è stata oggetto di numerose critiche: utilizzata anche per dare voce alle proteste negli Stati Uniti, è accusata da più fonti di “creare un clima di allarmismo ingiustificato” e di “incoraggiare comportamenti da giustiziere”, scavalcando le forze dell’ordine.
Le critiche, feroci, sono arrivate quando l’app ha virato verso altri utilizzi. Questa è stata presa anche per dare voce alle proteste nate in America, come il Black Lives Matter, ma c’è un altro pericolo che emerge, quello di trasformare qualsiasi cittadino in un giustiziere, bypassando l’azione della polizia.
A maggio di quest’anno, il fondatore e amministratore delegato di Citizen, Andrew Frame ha offerto una ricompensa di 30mila dollari per il ritrovamento di un piromane attivo a Los Angeles, scatenando una vera a propria caccia all’uomo, che ha rischiato di fare finire nei guai una persona che nulla aveva a che fare con gli incendi. L’episodio ha provocato la reazione della polizia, che ha condannato l’iniziativa promossa dall’applicazione.
Il prossimo step potrebbe essere ancora più drammatico, con la nascita di una vera e propria vigilanza privata e senza ripercussioni.