Usare la luce per il Wi-Fi next-gen, l’invenzione di un italiano

Lo hanno già ribattezzato come l’erede di Guglielmo Marconi, colui che creò il sistema di telecomunicazione a distanza via onde radio, la telegrafia senza fili o il radiotelegrafo, fa lo stesso. Lui sta sviluppano un Li-Wi, dove la L sta per luce e permette di trasmettere dati (come audio, video o altri tipo di file informatico) non più via onde radio, come avviene oggi ad esempio con un Wi-Fi, bensì via onde luminose. Alessandro Pasquali, un predestinato.

Alessandro Pasquali, il nuovo Guglielmo Marconi - MeteoWeek.com
Alessandro Pasquali, il nuovo Guglielmo Marconi – MeteoWeek.com

A nemmeno 7 anni armeggiava circuiti semplici, a 16 anni si è chiesto “Sarà possibile tramettere dati attraverso la luce?” A nemmeno 30 anni rilascia interviste un po’ ovunque, perché ha la sua startup svizzera, Slux, con la quale è uscito con Photonic Explorer, una specie di radio che però si usa per ascoltare… la luce. “Questo prodotto rappresenta il capostipite dei ricevitori di fotoni – spiega Alessandro Pasquali, in una delle sue tante interviste, rilasciata a Focus – utilizziamo una tecnica tra le più semplici, che permette di ascoltare il suono di qualunque tipo di luce naturale o artificiale: il sole, la luna, un lampione.

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Un po’ chimico un po’ scienziato, le sue gesta non sono passate inosservate. Per l’anniversario dei 50 anni dalla prima trasmissione dati da computer a pc, il governatore della Regione Attilio Fontana ha trasmesso un messaggio audio di auguri dalla sede della Giunta a quello del Consiglio (Palazzo Pirelli) attraverso un collegamento a base di raggi luce. Ebbene quel ponte luminoso a base di led è proprio di Alessandro Pasquali.

Le applicazioni della luce come strumento di comunicazione sono molteplici: Wi-Fi, ma non solo

Alessandro Pasquali, uno Wi-Fi a onde luminose - MeteoWeek.com
Alessandro Pasquali, uno Wi-Fi a onde luminose – MeteoWeek.com

E’ partito tutto dalle onde lunghe per salire progressivamente di frequenza – dice il chimico italiano residente in Svizzera, a Riva San Vitale – fino alle onde corte e alle microonde. Le applicazioni della luce come strumento di comunicazione sono molteplici”. Dalla realtà aumentata all’uso domestico, con un wi-fi che non confligge con altri router, a quello industriale negli impianti chimici o nelle raffinerie, senza dimenticare in ambito sanitario le sale operatorie, o sicurezza dove c’è necessità di proteggere i dati.

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Il forte interesse per una tecnologia innovativa applicata alle comunicazioni, sta portando Alessandro Pasquali allo sviluppo di una sorta di Wi-Fi next gen tramite proprio la luce, un wireless pulito, senza inquinamento elettromagnetico: trasmettendo dati (come gli audio, leggasi video o altri tipi di file informatico) non più via onde radio, come avviene oggi ad esempio, bensì via onde luminose.

Il mio più importante esperimento – ricorda Pasquali a RSI – è stato fatto sullo stretto della Manica e lì abbiamo superato anche questa distanza di trasmissione dei dati”. La sua tecnologia, anche da ultimare, riesce a superare gli ostacoli che bloccano la luce, trasmettendo dati sino a 30 chilometri.

Le potenzialità di questa nuova tecnologia del Guglielmo Marconi di nuovo millennio, sono enormi e in tempi dove il 5G c’è e sta andando bene ma non benissimo, potrebbe essere una plausibile alternativa. Con la tecnica di trasmissione di segnali messa a punto da Alessandro Pasquali la luce diventa vettore di informazioni, per ora con dei semplici led. Domani, chissà…

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