Da quasi un anno sta svelando tutti i segreti del Pianeta Rosso. Il Mars Helicopter Scout, meglio conosciuto come Ingenuity, non finisce di stupire e con la sua ultima missione (datata 5 luglio) continua a regalare dettagli e autentiche emozioni, sotto forma di foto a colori ad alta risoluzione, pubblicate direttamente dalla NASA.
Le immagini scattate durante il suo nono volo hanno offerto agli scienziati e agli ingegneri che lavorano con il rover Perseverance Mars un’opportunità senza precedenti, nuove informazioni su dove iniziano e finiscono i diversi strati rocciosi di Marte, ma anche l’esplorazione del cratere Jezero. E il faticosissimo destreggiarsi sulle pericolose dune di sabbia di Marte.
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Durante il volo – progettato per testare la capacità dell’elicottero di fungere da ricognitore aereo – Ingenuity si è librato su un campo di dune soprannominato “Séítah”. Le immagini a colori, scattate da un’altezza di circa 33 piedi (10 metri), offrono dettagli incredibili. “Una volta che un rover si avvicina a una posizione, otteniamo immagini su scala terrestre che possiamo confrontare con le immagini orbitali”, ha affermato Ken Williford DE Perseverance e del Jet Propulsion Laboratory della NASA nel sud della California. “Con Ingenuity, ora abbiamo queste immagini su scala intermedia che colmano tantissimo il divario di risoluzione”.
Grazie all’ultimo volo, Ingenuity ha offerto uno scorcio ad alta risoluzione delle caratteristiche rocciose di Marte, soprannominate “Raised Ridges“: un sistema di fratture, nel quale sono stati creati dei veri e propri percorsi per il flusso d’acqua nel sottosuolo. Nel cratere Jezero, infatti, miliardi di anni fa esisteva un lago: spiando le creste nelle immagini degli orbiter di Marte, gli scienziati si sono domandati se l’acqua potrebbe aver fluito attraverso queste fratture, dissolvendo i minerali che potrebbero aiutare nella ricerca di tracce di vita microbica fossile e, forse, acquisire perfino qualche storico campione.
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“Il nostro piano attuale è visitare Raised Ridges e indagare ancora più da vicino”, ha detto Williford. “Le immagini dell’elicottero hanno una risoluzione di gran lunga migliore rispetto a quelle orbitali che stavamo usando. Studiarli adesso ci consentirà di assicurarci che visitare queste creste sia qualcosa di davvero importante”.
Le dune di sabbia, comunque, costituiscono grande preoccupazione, come conferma Toupet, che guida il team di esperti di mobilità che pianifica le unità di Perseverance. “Se guidiamo in discesa in una duna cadere in essa e non essere in grado di tornare indietro”. Toupet è anche il capofila della nuova funzionalità AutoNav di Perseverance, che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per guidare il rover in modo autonomo e su distanze maggiori.
Ingenuity, secondo l’ultimo flight log aggiornato ha percorso 625 metri sul Pianeta Rosso, un vero record considerando che in precedenza si erano toccati “solamente” i 266 metri, duramente il quarto volo. L’altitudine massima è stata pari a 10 metri mentre la velocità massima di Ingenuity ha toccato i 5 m/s (in precedenza ci si era fermati a 4 m/s); anche il tempo di volo, pari a 166,4″, è stato un nuovo primato, abbattuto il 139,9″ del sesto volo. Le immagini scattate da un’altezza di circa 10 metri permettono di superare la risoluzione ottenuta dal Mars Reconnaissance Orbiter e dalla fotocamera HiRISE. Marte con Ingenuity non è mai stato così vicino.
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