Giove: svelato il mistero delle sue aurore con i raggi X

Giove come Marte. Se il Pianeta Rosso è stato più volte visitato e ha sempre meno segreti grazie alle nuove missioni spaziali, la stessa situazione potrebbe accadere al quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole, il più grande di tutto il sistema planetario.

Giove, il quinto pianeta del sistema solare - MeteoWeek.com
Giove, il quinto pianeta del sistema solare – MeteoWeek.com

Giove non è solo il pianeta più mastodontico per eccellenza, considerato insieme a Saturno, Urano e Nettuno, come gigante gassoso, ma ha le aurore più potenti del sistema solare: da sole rilasciano gigawatt di energia come nessuno. E finalmente anche il mistero delle sue aurore è stato svelato.

Ci hanno pensato alcuni studiosi, osservando le enormi quantità di energia che turbinano sulle regioni polari di Giove. Si ritiene che questa energia provochi le potenti aurore del pianeta gigante. Così quel mistero dell’aurora boreale di Giove che per 40 anni è rimasto irrisolto, ora è stato risolto da un team di ricerca co-guidato dall’UCL (University College London) e dall’Accademia cinese delle scienze.

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Giove, la svolta di Juno e le misurazioni simultanee

Giove, il gigante gassoso insieme a a Saturno, Urano e Nettuno - MeteoWeek.com
Giove, il gigante gassoso insieme a a Saturno, Urano e Nettuno – MeteoWeek.com

In un nuovo studio, gli scienziati hanno combinato le osservazioni ravvicinate dell’ambiente di Giove da parte del satellite Juno della NASA, con misurazioni simultanee di raggi X dall’osservatorio XMM-Newton dell’Agenzia spaziale europea. La svolta è arrivata quando Zhonghua Yao, dell’Institute of Geology and Geophysics, della Chinese Academy of Sciences di Pechino e autore principale del nuovo studio, ha iniziato a rendersi conto che qualcosa non quadrava nelle aurore a raggi X di Giove.

Da qui uno studio ad hoc che ha scoperto che le vibrazioni periodiche delle linee del campo magnetico di Giove innescano quei bagliori di raggi X. Queste vibrazioni creano onde di plasma che inviano particelle di ioni pesanti “navigando” lungo le linee del campo magnetico, finché non si schiantano nell’atmosfera del pianeta, rilasciando energia sotto forma di aurore a raggi X.

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Queste particelle di ioni pesanti sono originate dal gas vulcanico ionizzato che si riversa nello spazio dai vulcani giganti sulla luna di Giove. Le collisioni nell’ambiente circostante di Giove creano questo gas ionizzato che forma una ciambella di plasma che circonda il pianeta. Queste aurore a raggi X si verificano al polo sud e al polo nord di Giove ogni 27 minuti.

Il co-autore principale, dottor William Dunn (della UCL Mullard Space Science Laboratory) spiega così il fenomeno: “Abbiamo visto Giove produrre aurore a raggi X per quattro decenni, ma non sapevamo come potesse accadere tutto ciò. Sapevamo solo che venivano prodotti quando gli ioni si schiantavano nell’atmosfera del pianeta. Ora sappiamo – continua Dunn – questi ioni sono trasportati dalle onde di plasma, una spiegazione che non è stata mai proposta prima, anche se un processo simile produce già l’aurora terrestre. Potrebbe, quindi, essere un fenomeno universale, presente in molti ambienti diversi nello spazio”.

Il co-autore principale del report, il dottor Zhonghua Yao (Accademia cinese delle scienze, Pechino)non si ferma alla semplice scoperta: “Ora che abbiamo identificato questo processo fondamentale, ci sono molte possibilità su dove potrebbe essere studiato in seguito. Processi simili probabilmente si verificano intorno a Saturno, Urano, Nettuno e probabilmente anche agli esopianeti, con diversi tipi di particelle cariche che solcano le onde”.