C’è chi le chiama stelle cadenti, qualche romantico le ha ribattezzate le lacrime di San Lorenzo, anche se questo fenomeno non accade solo ed esclusivamente nella prima quindici di agosto. Tant’è. Sono le Perseidi, un fantastico sciame meteorico che la Terra si trova ad attraversare nel percorrere la sua orbita intorno al sole. Nel periodo estivo.
Un fenomeno che affascina chiunque in un periodo contestualizzabile fra la metà di luglio e quella di agosto, il cui picco è concentrato – quello sì – nell’ormai celeberrimo Notte di San Lorenzo, che poi non è soltanto quella del 10 agosto. Secondo studi appropriati c’è una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora, durante il periodo estivo, lo sciame meteoritico più rilevante in termini di osservabilità tra tutti quelli incrociati dal nostro pianeta.
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Ora, uno dei migliori spettacoli del sistema solare sta entrando in azione mentre l’annuale pioggia di meteoriti delle Perseidi illumina il cielo notturno per il 2021. Tutto merito della grande cometa 109P/Swift-Tuttle, i cui piccoli frammenti di detriti spaziali che colpiscono l’atmosfera terrestre si trasformano nelle caratteristiche “stelle cadenti”. Secondo la NASA, le Perseidi saranno attive dal 14 luglio al 24 agosto con il picco a metà agosto. L’agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America sostiene che le Perseidi del 2021 si possono “considerare la migliore pioggia di meteoriti dell’anno”.
Qui NASA: Perseidi attive dal 14 luglio al 24 agosto
Le Perseidi sono famose per la loro affidabilità e il potenziale per spettacolari palle di fuoco. “Una delle piogge più abbondanti, da 50 a 100 meteore osservate all’ora, che si verifica con il caldo clima notturno estivo, consentendo agli osservatori del cielo di vederle facilmente”, ha spiegato proprio la NASA in una spiegazione sulle Perseidi orientata all’emisfero settentrionale.
Le palle di fuoco si verificano quando i pezzi più grandi di detriti della cometa colpiscono l’atmosfera, creando lunghe strisce luminose. Nella sua forma più semplice, vedere la pioggia di meteoriti significa semplicemente uscire di notte e guardare in alto con il naso all’insù, ma ci sono alcuni passaggi che si possono adottare per aumentare le possibilità di assistere allo spettacolare fenomeno delle cosiddette stelle cadenti.
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Le ore prima dell’alba sono un momento di osservazione privilegiato, anche se la NASA sostiene che le meteore possono essere osservate a occhio nudo, già dalle 10 di sera.
Alcuni dei maggiori ostacoli alla buona osservazione delle meteore sono il tempo nuvoloso e l’inquinamento luminoso. Una notte serena è l’optimum, magari allontanandoti dalle luci della città. Un’amaca, una coperta o una sedia che si appoggia allo schienale ti eviterà di allungare il collo: è cosa buona e giusta dare ai tuoi occhi un bel po’ di tempo per adattarsi all’oscurità.
Si possono individuare le meteore ovunque nel cielo, anche se prendono il loro nome perché sembrano irradiarsi dalla costellazione di Perseo. Per trovare Perseo, controlla un’app per osservare le stelle che ti aiuterà a individuare la costellazione. Perseo non è la bibbia, ma può essere utile per rintracciare le strisce di luce a volte sfuggenti.
Grande alle anticipazioni della NASA, comunque, si sfata un tabù, un falso storico: non c’è bisogno di aspettare la prima quindicina di agosto, né tantomeno la fatidica Notte di San Lorenzo. Le Perseidi ci sono sempre nel periodo estivo, saperlo è un buon punto di partenza.