La Vela Gialla di Scampia segnalata come piazza di spaccio su Google Maps, spronato: «Intervenite immediatamente».
Google ha istituzionalizzato lo spaccio di droga a Scampia.
No, non è un modo di dire.
Su Maps intatti la tristemente famosa Vela Gialla viene geolocalizzata con tanto di “borsa blu”, praticamente come se fosse un negozio dove fare shopping.
Peccato che lo shopping sia riferito a tutt’altro che vestiti o altro. Qualcosa di peggiore.
Il Consigliere Regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli hanno segnalato questa svista indignati, chiedendo a chi di dovere di intervenire immediatamente.
“Un cittadino ci ha segnalato che la vela gialla di Scampia è contrassegnata come piazza di spaccio su Google Maps. Quando abbiamo ricevuto la segnalazione non potevamo credere ai nostri occhi, abbiamo pensato si trattasse di uno scherzo o di un tranello. Così abbiamo cercato “piazza di spaccio” sull’app e abbiamo avuto la prova di una triste e assurda verità. La Vela Gialla di Scampia è geolocalizzata con la scritta “Piazza di Spaccio”, accompagnata dall’icona di una busta da shopping che vuol dire che è stata registrata come esercizio commerciale, come se fosse un negozio di abbigliamento o alimentare. La localizzazione è stata senz’altro creata da un utente qualunque che va assolutamente rintracciato, quantomeno si è risparmiato dal pubblicare foto e aggiungere recensioni. Riteniamo assurdo che un’azienda come Google non sia in grado di avere controllo sui suoi prodotti, se domani tutte le piazze di spaccio decidessero di geolocalizzarsi su google maps?”.
LEGGI ANCHE: LinkedIn nuovamente nei guai: nuova breccia dati e utenti in serio rischio
Cosa comporta questa svista di Google Maps
Nel loro comunicato poi, Borrelli e Simioli aggiungono e concludono: “Se questo fenomeno si estendesse a cose ancora più gravi?”
E’ sicuramente uno scherzo di cattivo gusto, non solo per la nomea che va infangare un nome già non troppo “pulito” a causa di male lingue, ma va a danneggiare turismo, negozi, attività della zona.
E dopo il periodo 2020: Covid-19, le attività non hanno sicuramente bisogno di altri problemi per andare avanti.
Chi ha ideato questo brutto scherzo non si è forse reso conto della santità di danni che ha creato.
“Google deve immediatamente rimuovere questo “negozio”. E chiediamo anche alla Polizia postale di intervenire e rintracciare l’autore di quest’assurdità. Solo con un intervento forte e deciso possiamo evitare che questa vicenda si ripeta e si espanda. Questa è una pagina orribile per la nostra città che va subito rimossa”.
LEGGI ANCHE: Da Polizia Postale e Airbnb alcuni consigli per evitare truffe nella prenotazione delle vacanze
Non è la prima volta che succede
Era il lontano 2018, quando un servizio delle Iene su Roma e i suoi quartieri “mirati” dallo spaccio, erano rintracciabili su Google Maps.
Quella volta però, la situazione non riguardava solo un quartiere, ma anzi diverse zone di periferia.
ingrandendo la cartina della Capitale su Google Maps infatti, nei giardini tra via Tranfo carlo e via Luigi Gigliotti, si trovava la segnalazione “pusher bamba”.
Anche quella volta però il responsabile era uscito pulito, non riscontrando punizioni o richiami.
Ma è così facile entrare nel sistema Maps del colosso d’internet? Sì, se si ha dimestichezza nel penetrare in sistemi all’avanguardia.
Questo dovrebbe farci interrogare sulla privacy a rischio? Sì.