Dalla foto al modello 3D in pochi minuti: ecco Object Capture di Apple

Grazie a Object Capture, introdotto da Apple nel nuovo sistema operativo macOS Monterey, sarà possibile trasformare in pochi minuti una serie di fotografie in un oggetto 3D di buonissima qualità. Ecco come funziona

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Realtà aumentata su iPhone – MeteoWeek.com

Si sa, quando si parla di innovazione e progresso Apple risponde sempre presente. Era il 2017 quando il colosso di Cupertino manifestava per la prima volta il proprio interesse per il mondo della realtà aumentata e del tridimensionale con ARKit, ovvero il framework di realtà aumentata per iOS. Presentato alla WWDC di quello stesso anno, esso permetteva il posizionamento di oggetti 3D all’interno della realtà con un buon grado di fedeltà.

Da quel momento, dato il successo riscosso da ARKit, l’azienda californiana ha continuato anno dopo anno a sviluppare con impegno sempre crescente una serie di soluzioni destinate al mondo della realtà aumentata e del 3D. Lo dimostra il lancio di ARKit 2 nel 2018, il quale, oltre ad introdurre una serie di miglioramenti al sistema di ancoraggio, ha iniziato anche a sfruttare le fotocamere e il rapporto reale-virtuale per ottenere una misurazione approssimata degli oggetti. Oggi, il programma è arrivato alla versione 5.0 e ha introdotto durante il suo percorso evolutivo elementi fondamentali come l’occlusione, i riflessi delle luci sulle superfici, il Face Tracking e molto altro.

Ma non finisce qui, perché questa strategia a lungo termine legata alla realtà aumentata si è appena arricchita con un nuovo nome. Stiamo parlando di Object Capture, framework introdotto su Mac con il nuovo sistema operativo macOS Monterey, recentemente presentato da Apple durante la WWDC 2021 e che verrà rilasciato in autunno. Esso, in poche parole, permette di trasformare in pochi minuti una serie di fotografie in un oggetto 3D di ottima qualità. Vediamo come funziona.

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Object Capture, il programma di Apple per trasformare una foto in oggetto 3D

Di fatto, grazie ad Object Capture la fotogrammetria sbarcherà su Mac. Una tecnica antica, che permette oggi di calcolare un modello 3D con precisione semplicemente “dando in pasto” ad un software una serie di immagini scattate da diversi punti di vista. Al momento, questa novità è disponibile nella versione beta per sviluppatori, ma dall’autunno sarà possibile utilizzare un iPhone o una qualsiasi macchina fotografica per scattare fotografie ad un oggetto e ricavare un modello 3D su Mac – possibilmente con processore M1 per motivi di velocità – grazie a Object Capture.

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Il processo di fotogrammetria illustrato da Apple, alla base di Object Capture – Meteoweek.com

I campi di applicazione di questa funzionalità sono molteplici: ad esempio, il proprietario di un negozio potrebbe fare affidamento a questo metodo per proporre sul suo e-commerce una vista non solo fotografica dell’oggetto, ma anche un modello 3D da esaminare nel dettaglio con la realtà aumentata. Che si tratti di un paio di scarpe, una felpa o uno scaffale non cambia: il procedimento è sempre lo stesso e richiede pochi minuti. Ad oggi, i negozi che propongono una visione 3D / AR dei prodotti si contano sulle dita di una mano: oltre ad Apple un’azienda degna di nota è IKEA, la quale possiede i modelli 3D di tutto ciò che progetta e non deve fare altro che metterli a disposizione.

Ma se prima occorrevano delle conoscenze tecniche a breve sarà diverso: con Object Capture chiunque, senza esperienza, può essere in grado di trasformare fotografie in modelli 3D.

Il test

In base ad una prova effettuata da un noto sito specializzato in tecnologia, per poter funzionare il sistema necessita di fotografie dell’oggetto scattate da diversi punti di vista. Possono essere eseguite con qualsiasi strumento: l’importante è che coprano tutto l’oggetto. Solitamente sono sufficienti 20 fotografie, ma nel caso di oggetti complessi ne possono servire anche 50.

Se si utilizza un iPhone dotato di Lidar, il sensore 3D catturerà anche i dati di profondità, che serviranno per creare non solo un modello 3D più preciso, ma anche per realizzare un modello in scala 1:1. Senza Lidar la scala va invece impostata manualmente. L’oggetto non deve essere riflettente e dev’essere ben illuminato: per non sbagliare è sufficiente utilizzare un tavolo con fondo bianco o nero e l’illuminazione naturale. Realizzati gli scatti, il sistema segnala se sono adatti, suggerendo quelli che andrebbero eliminati in quanto rischierebbero di rovinare il risultato finale.

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A questo punto si passa all’elaborazione: bastano circa 10 minuti per trasformare il pacchetto di fotografie in un modello 3D di ottima fattura, che sarà in formato OBJ. Utilizzando Reality Converter, ovvero l’utility rilasciato da Apple nel 2019 per gestire i modelli 3D, è possibile convertire il file in formato USDZ, in modo da poterlo utilizzare sugli iPhone sia per la visualizzazione classica in 3D sia per la realtà aumentata. Il modello può essere “incorporato” senza problema su qualsiasi sito: basterà aggiungere nel link HTML il tag aggiuntivo rel=”ar”.

Insomma, Object Capture è pensato per facilitare il più possibile la creazione di milioni di modelli 3D degli oggetti di tutti i giorni, al fine di aiutare soprattutto i produttori di oggetti e i negozianti che sfruttano (o hanno intenzione di sfruttare) Internet come vetrina primaria.

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