I media statunitensi accendono i riflettori su Tivoli, il nuovo progetto interno di Google mirato ad abbattere le barriere linguistiche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Da sempre, Google è senza dubbio uno degli attori principali di tutto il mercato tecnologico e si dimostra capace di stupire con le sue innovazioni. Dopo aver annunciato il progetto Starline per le videochiamate del futuro e mostrato i suoi progetti con i computer quantistici, secondo i media statunitensi il colosso di Mountain View sarebbe ora concentrato sullo sviluppo di un software che permetterà di abbattere le barriere linguistiche. Si chiama Tivoli e consiste in un’app per l’apprendimento delle lingue che sfrutterà l’intelligenza artificiale. Secondo The Information verrà presentata entro la fine dell’anno e sarà fruibile da computer, smartphone e tablet.
Al momento non si hanno molte informazioni a riguardo, ma l’idea di base di Google Tivoli sarà quella di facilitare l’apprendimento di lingue straniere mentre si effettuano le ricerche sul popolare motore di ricerca. Con ogni probabilità, il cuore informatico del progetto sarà Language Model for Dialogue Applications (LaMDA), un modello linguistico presentato durante il Google I/O 2021. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
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Google Tivoli: come funzionerà la piattaforma?
Più precisamente, LaMDA è un’IA conversazionale che – applicata in Tivoli – potrebbe rendere più semplice imparare nuove lingue fornendo un’interazione naturale tra il sistema e l’utente, come se ci si trovasse dinanzi ad un tutor reale. Uno scenario curioso, compatibile con l’insegnamento di nuove lingue agli utenti più piccoli. Nello stesso contesto, Google ha lanciato Bolo in India, ovvero un servizio nato con l’obiettivo di aiutare gli utenti nell’apprendimento di varie lingue. Tivoli potrebbe quindi essere la versione globale di tale applicazione. Sebbene aziende come Babel, Duolingo e Rosetta Stone propongano anch’esse app dedicate all’apprendimento di una lingua straniera, non sono caratterizzate da un utilizzo così ampio dell’intelligenza artificiale.
Tuttavia, l’amministratore delegato di Google Sundar Pichai ha più volte spiegato che non si tratta di un sistema perfettamente rodato e in alcune circostanze le risposte potrebbero non essere propriamente precise. Per questo, l’azienda ha deciso di prendersi ancora qualche mese di tempo per potenziare la sua intelligenza artificiale.
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Secondo i dati resi noti dalla società indiana di ricerche di mercato Meticulous Research, il mercato dell’apprendimento linguistico raggiungerà un valore di 21,2 miliardi di dollari entro il 2027.