Google Waymo raccoglie 2,5 miliardi per auto autonome, ma alcuni costruttori automobilistici sembrano in vantaggio
Waymo, la divisione di auto autonome di Google, raccoglie 2,5 miliardi di dollari che saranno usati per portare avanti i suoi progetti. I nuovi capitali si aggiungono alla fiche da 3,25 miliardi di dollari ottenuta nel 2020.
Le nuove risorse potrebbero aiutare l’azienda a imprimere un’accelerazione decisiva sul fronte delle vetture che guidano da sole.
Da Alphabet, la holding a cui fanno capo Google LLC e altre società controllate, filtra un certo ottimismo.
La raccolta arriva nonostante molti lamentino l’elevata velocità a cui Waymo brucia fondi e la lentezza con cui si muove in un contesto sempre più competitivo e che si sta consolidando.
Solo nello scorso anno la divisione di auto autonome di Uber si è unità a Aurora, Cruise di General Motors ha acquistato Voyage e ‘Level 5’ di Lyft è stata vendita a una divisione di Toyota.
C’è da dire che però Google corre da sola, mentre gli altri uniscono le forze.
Non che a Google manchino dollari, ma ovviamente a nessuno piace sprecarli: ecco quindi che la notizia dell’ultimo finanziamento di 2,5 miliardi di dollari appare, appunto, anche come ultimo nel senso di definito: o Waymo dimostra di essere capace di competere con altre aziende che stanno sviluppando la guida autonoma, o è meglio chiuderla qui.
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Ecco la grande svolta
“Mentre costruiamo, distribuiamo e commercializziamo Waymo Driver è bello vedere così tanto interesse nel far parte del nostro progetto di trasformazione della mobilità, che vogliamo rendere più sicura, accessibile e sostenibile” affermano in una nota ufficiale Tekedra Mawakana e Dmitri Dolgov, co-amministraotre delegato di Waymo.
“Abbiamo ottimi partner e grandi investitori che si impegnano ad andare lontano con noi e a non scendere a compromessi per il successo a lungo termine di questa azienda”.
La società sorella di Google ha già percorso decine di miliardi di miglia in simulazione, dimostrando a se stessa e agli investitori le enormi potenzialità della guida autonoma. In cantiere c’è il Waymo One, un servizio di trasporto pubblico completamente autonomo, e il Waymo Via, un progetto di servizi di delivery.
Tuttavia, nonostante la copiosa raccolta di finanziamenti, potrebbe volerci ancora diverso tempo prima che Waymo sia pronta a commercializzare su larga scala la sua tecnologia, che ancora non ha convinto tutti.
E, per funzionare, ha bisogno di più appoggio possibile.
Secondo Forbes, la rivista dei multimilionari, al momento, sul fronte corse autonome e servizio di delivery, solo Ford, Volkswagen e Cruise, società sostenuta da General Motors e che ha raccolto 10 miliardi di dollari da investitori tra cui Honda e SoftBank (oltre a una linea di credito di 5 miliardi dalla divisione Financial del colosso di Detroit per l’acquisto di robotaxi), sembrano disporre di risorse sufficienti a industrializzare la guida autonoma.
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Sembra ormai essere tutto pronto per lo sbarco di Waymo a San Francisco, dopo il rallentamento dovuto alle restrizioni legate all’emergenza sanitaria.
Nella documentazione inviata al CPUC – l’ente californiano che dovrà fornire tutti i permessi alla società – spiccano le 83mila miglia (più di 133mila chilometri) percorse dai mezzi di Waymo in guida autonoma durante le fasi di test.