Come reinventarsi ai tempi del Covid: l’idea di Balmuda

Dalle lanterne e i tostapane di lusso agli smartphone 5G: il produttore giapponese Balmuda vuole reinventarsi in un periodo storico di grande difficoltà: ce la farà?

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La società giapponese Balmuda può diventare un esempio di reinvenzione – MeteoWeek.com

Correva il 2003 quando l’imprenditore giapponese Gen Terao ha fondato Balmuda Electronics, una società che – da sempre – si è dedicata alla progettazione e alla realizzazione di piccoli elettrodomestici e accessori per computer. Tra i suoi prodotti più celebri rientrano infatti un bollitore, un tostapane e una lanterna. Prodotti costosi (il costo del suo tostapane si aggira sui 300 euro) e caratterizzati da un design raffinato, che ha trasformato Balmuda in un produttore di lusso, capace di emergere in un mercato “battuto” da pochi concorrenti.

Tuttavia, a causa della pandemia, il 2020 è stato un anno disastroso per Balmuda, soprattutto sotto l’aspetto delle vendite. Non stupisce infatti che – date le ristrettezze economiche – in cima alla lista delle “cose alle quali si può rinunciare” compaiono i beni casalinghi di lusso. Per questo, Terao ha deciso di dare un segnale molto forte quanto particolare, annunciando la sua intenzione di entrare nel business degli smartphone 5G. Di fatto, dopo aver portato tostapane, purificatori d’aria, umidificatori, sistemi di illuminazione, impianti sonori e cuociriso all’interno delle abitazioni di migliaia di giapponesi, Balmuda vuole lanciarsi in un nuovo mercato, dominato da una concorrenza spietata.

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Reinventarsi ai tempi del Covid: la grande sfida di Balmuda con gli smartphone 5G

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Alcuni dei prodotti a marchio Balmuda – MeteoWeek.com

In base alle parole del CEO, Balmuda inizierà a breve a produrre smartphone Android che punteranno principalmente su due tratti chiave: il design e l’unicità. “Dopo i successi registrati con gli elettrodomestici – spiega – nasce l’esigenza di nuove esperienze e di espandere i nostri orizzonti puntando sul settore dei dispositivi mobili. L’obiettivo è produrre degli smartphone 5G che si contraddistinguano nel design, dei prodotti di fascia alta che saranno prodotti negli stabilimenti della Kyocera Corporation”. È quindi probabile che Balmuda punterà su uno stile sobrio e elegante, proprio come quello che contraddistingue i suoi elettrodomestici di lusso. D’altronde, queste sono le caratteristiche che hanno permesso al brand giapponese di iniziare a vendere alcuni dei suoi prodotti anche sul prestigioso MoMa Design Store, nonché il negozio legato al Museo di Arte Contemporanea di New York.

Più nel dettaglio, gli smartphone 5G di Balmuda potrebbero essere realizzati sia con scheda SIM che senza. Come anticipato, il sistema operativo sarà Android, anche se l’azienda giapponese ha sottolineato l’intenzione di sviluppare app dedicate, in modo da progettare degli smartphone adatti ad un utilizzo domestico e quotidiano. Verrà schiacciato dalla concorrenza, penserete. Eppure, nel mercato degli smartphone oggi permane una certa omogeneità sotto l’aspetto del design, tendenza che Balmuda potrebbe rivoluzionare.

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Come immaginabile, l’offerta di Balmuda sarà tutt’altro che abbordabile: i prezzi dei suoi smartphone 5G corrisponderanno infatti a quelli dei top di gamma. Riuscirà ad emergere come hanno fatto in passato Huawei e Xiaomi? Solo il tempo ce lo dirà.

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