Dopo essere sparito dai radar per un po’ di tempo, su WhatsApp molti utenti hanno segnalato nuovamente la ricezione del famoso messaggio con il codice a 6 cifre. Si tratta ancora una volta della truffa corrispettiva, che permette ai cybercriminali di entrare nell’account della vittima e impossessarsene. Vediamo come riconoscerla e come difendersi
WhatsApp non sembra conoscere davvero pace, in questa prima metà del 2021. Sono state svariate le truffe tentate ai danni degli utenti della celebre piattaforma per messaggistica, sotto diverse forme: la più diffusa è stata senz’altro la modalità del phishing, con la quale le vittime vengono invitate a seguire un determinato procedimento in cambio di qualche incentivo, come offerte o promozioni esclusive. Un caso celebre riguarda la truffa della finta app di Netflix, che garantiva tre mesi di abbonamento gratuito, facendo cadere nella trappola moltissimi utenti.
Qualche mese fa fa vi abbiamo parlato anche della truffa del codice a 6 cifre. Nonostante fosse sparita dai radar, dalla Polizia Postale è emerso che purtroppo la truffa è tornata a circolare in questi giorni. Ripercorriamo dunque le modalità con cui viene perpetrata e come difendersi.
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La truffa del codice a 6 cifre su WhatsApp ha già preso di mira numerosi utenti nel mese di dicembre, quando le segnalazioni erano letteralmente piovute. Ad oggi, purtroppo, sembra che questa truffa abbia fatto il suo ritorno.
Riconoscerla, a dire il vero, è molto semplice. In sostanza si riceve un messaggio su WhatsApp – da un contatto fidato, presente in rubrica nella maggior parte dei casi – che reca le seguenti parole: “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”. Il codice in questione lo si riceve tramite SMS, perché si tratta del codice per l’autenticazione a due fattori.
L’impostore infatti ha appena inserito il vostro numero per autenticarsi nell’applicazione di WhatsApp sul suo smartphone: come ben saprete, per effettuare il login sull’app ed iniziare a messaggiare è necessario inserire il proprio numero e verificarlo, tramite appunto un codice a 6 cifre che viene inviato da WhatsApp al numero dell’utente.
Fatto questo, il truffatore sfrutta un altro telefono, con un altro account cui ha effettuato l’accesso: probabilmente sarà l’account (già compromesso) di un vostro contatto in rubrica. Egli dunque procederà a perpetrare questa truffa a tutti i contatti della rubrica in questione.
Al netto di tutte le spiegazioni sopra citate, il modo per difendersi è uno soltanto ed è molto semplice: non inviate per nessun motivo quel codice, neppure se a scrivere è un contatto fidato. Anch’egli infatti potrebbe essere caduto in trappola, totalmente ignaro della truffa o, quasi sicuramente, a scrivervi non è quel contatto, bensì il truffatore che sta sfruttando il suo account.
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Per l’occasione la Polizia Postale ha rilasciato alcune linee guida fondamentali da seguire per potersi proteggere da truffe via SMS, WhatsApp o altre piattaforme di messaggistica:
Nel caso in cui si dovesse cadere nella truffa, ecco gli step da seguire per recuperare l’account:
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