Zhurong, il rover cinese trasportato su Marte nel contesto della missione Tianwen-1, è ufficialmente sceso dal lander e ha toccato il suolo marziano. Prende così il via la prima missione ufficiale cinese sul Pianeta Rosso: il rover esplorerà il territorio di Utopia Planitia, alla ricerca di tracce di vita presente o passata
Qualche giorno fa il mondo ha potuto assistere all’approdo su Marte di Zhurong, il primo rover cinese ad arrivare sul suolo del Pianeta Rosso, per il quale sono giunte anche le prime immagini ufficiali che mostrano i pannelli solari installati sul macchinario e la rampa di discesa.
Si tratta di un passo storico per l’umanità e per la comunità scientifica. Le esplorazioni marziane si sono intensificate proprio a cavallo tra il 2020 e il 2021, dato che è appena stata lanciata un’altra importante missione: quella condotta da Perseverance, creato dalla NASA allo scopo di ricercare tracce biologiche presenti o passate.
L’obiettivo è molto simile a quello perseguito dalla Cina: la “sfida di Marte” ormai sembra essere orientata totalmente in questa direzione dato che, secondo recenti studi, l’affascinante pianeta arido potrebbe aver ospitato per davvero forme di vita, anche soltanto microbica, in passato.
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Sabato 22 maggio la TV di stato cinese, Xinhua, ha annunciato ufficialmente che il rover Zhurong è sceso dal lander su cui era ancora situato, muovendo così i primi passi sul suolo del Pianeta Rosso. La discesa non è un fatto scontato, dato che non vanno mai esclusi possibili incidenti, e per questo motivo la comunità scientifica – non soltanto cinese ma anche internazionale – ha accolto con gioia il successo della manovra.
Per l’occasione è stata pubblicata una breve serie di fotogrammi sul profilo ufficiale di Zhurong su Weibo, il principale social network utilizzato in Cina, nel quale si vede chiaramente il macchinario discendere e toccare la superficie arida “in prima persona”. Prende così il via ufficialmente la prima missione cinese su Marte.
La missione di Zhurong, che avrà una durata minima di tre mesi, come già accennato prima si inserisce nel medesimo contesto di quella statunitense condotta tramite Perseverance. Nel corso degli anni si sono intensificati gli studi su Marte come possibile ospitante di tracce di vita: è stata dimostrata a più riprese la presenza di acqua sul Pianeta Rosso, con evidenti tracce appartenenti probabilmente ad antichi laghi e fiumi che un tempo scorrevano sulla sua superficie.
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Secondo gli studiosi, Marte potrebbe essere stato molto simile alla Terra in passato: d’altronde la stessa zona dove è approdato il rover cinese, vale a dire Utopia Planitia, potrebbe essere stata un oceano in passato. Zhurong si occuperà quindi proprio della ricerca di tracce biologiche microbiche, che dimostrerebbero l’effettiva natura del passato di Marte: un pianeta terrestre che quattro miliardi di anni è stato sconvolto da una qualche catastrofe, in grado di renderlo un pianeta completamente arido e inabitabile.
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