Dopo Twitter, anche Facebook punta sulle “condivisioni consapevoli”: un avviso chiederà agli utenti di leggere un post prima di pubblicarlo. Una soluzione per combattere la disinformazione e non solo
Si sa, una delle principali piaghe del mondo dei social network è la disinformazione. Spesso, essa sorge dall’atteggiamento approssimativo degli utenti, che condividono post e notizie senza averle verificate. In questo modo si scatenano dibattiti che possono diventare anche molto accesi, ma che non hanno motivo di esistere. La pandemia ha sicuramente messo a nudo questo fenomeno in tutta la sua forza, e per questo i social network più famosi stanno cercando di correre ai ripari.
Qualche giorno fa, Facebook ha infatti annunciato di aver avviato la fase di test per una funzione che cerca di promuovere una condivisione più informata di post e notizie. In breve, con un prossimo aggiornamento, Facebook chiederà agli utenti che stanno per condividere un post o un articolo in maniera frettolosa (o senza neanche averlo aperto) di leggerlo prima di procedere alla sua pubblicazione. Un’iniziativa simile a quella lanciata da Twitter tempo fa, che invita a controllare un post che contiene link a fonti esterne prima di effettuare il suo retweet.
È vero, l’opzione di Facebook non è una soluzione definitiva, ma mette l’utente del social network di fronte al problema. Condividere un link prima ancora di averlo letto è infatti un atteggiamento sbagliato a prescindere; molto meglio leggere e maturare un’opinione autonoma sulla questione.
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Nella pratica, quando si cercherà a condividere un link, Facebook aprirà automaticamente una finestra di dialogo, la quale offrirà due opzioni di risposta: “Apri articolo” e “Continua la condivisione”. A quel punto, ad essere decisivo sarà il buon senso dell’utente, ma almeno il social network avrà fatto la propria parte.
Come detto prima, una funzione analoga è già stata lanciata con ottimi risultati da Twitter nel settembre 2020. Infatti, secondo l’azienda di Jack Dorsey, il prompt ha aumentato la probabilità che le persone leggano una notizia prima di condividerla. Ma non solo: oltre a combattere la disinformazione, lo scopo è quello di favorire la lettura dei link, portando maggior traffico ai siti di news. La piacevole conseguenza è che senza una condivisione impulsiva gli utenti potranno creare un proprio giudizio razionale, senza basarsi unicamente su un titolo e un’immagine di copertina.
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Per questo, data l’urgenza di un’informazione buona e corretta, ci auguriamo che Facebook possa dimezzare i tempi di test e lanciare questa nuova funzione a livello globale prima del previsto. E anche se non avrà la massima efficacia sarà comunque un passo in avanti, per cercare di rendere i social network un luogo in cui svolgere un dibattito collettivo sobrio e costruttivo.
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