New York: la polizia rinuncia a Digidog, il cane robot di Boston Dynamics. problemi di incompatibilità?
La sua colpa? Incutere troppo timore ai cittadini.
Aggregato alle operazioni per fungere da «testa di ponte» delle forze dell’ordine in situazioni particolarmente delicate come quelle in presenza di barricate e ostaggi, è stato infatti visto da molti come un invadente strumento di controllo digitale, la cui anche sola presenza incuteva paura e sgomento.
Un automa privo di coscienza atto a raccogliere quante più informazioni possibili su chiunque transitasse davanti ai suoi «occhi».
Già a febbraio, per esempio, l’influente deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez lo aveva definito un «drone terrestre di sorveglianza robotica».
La deputatamaveva contestato il fatto che simili investimenti avrebbero potuto essere meglio utilizzati per politiche di assistenza sociale, mentre le associazioni di diritti civili hanno evidenziato il fatto che i cani robot fossero entrati in servizio senza alcun avviso alla popolazione.
Il Dipartimento di Polizia di New York aveva obiettato via Twitter che l’uso di robot per gestire situazioni con ostaggi e incidenti pericolosi è invalso dagli anni ’70, e che era in corso un test sulle potenzialità di Digidog rispetto agli altri modelli usati dall’unità di emergenza e artificieri.
Secondo un rammaricato e deluso John Miller, vicecommissario della polizia di New York per l’intelligence e l’antiterrorismo, Spot sarebbe stato “impropriamente utilizzato dalle persone per alimentare le discussioni riguardanti la razza e la sorveglianza”.
Di più: “La gente ha escogitato tormentoni e un linguaggio per far sembrare malvagio il suo utilizzo“, ha detto.
Ma le pressioni sul dipartimento sono state troppe, in primis quelle esercitate dall’amministrazione comunale.
Non a caso Bill Neidhardt, portavoce del sindaco Bill de Blasio, si è detto “contento che Digidog (il vezzeggiativo soprannome assegnatogli dai colleghi umani) sia stato dismesso“. Poi ha aggiunto: “È una macchina inquietante, alienante e trasmette un messaggio chiaramente sbagliato”.
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Ma incute davvero tutto questo timore?
Digidog, è un cane robot da 40 kg equipaggiato con sensori e telecamere e nelle ultime versioni anche con un braccio meccanico supplementare.
È in grado di camminare, correre, stare in equilibrio, aprire porte e gestire molte altre situazioni che sarebbero pericolose per i “colleghi” umani, come ad esempio fare irruzione in una casa dove si sospetta si nasconda un malvivente.
Lo scorso ottobre, la polizia l’ha usato anche per far arrivare del cibo a degli ostaggi, ma anche come deterrente, dotato di sirene e lampeggianti, e nell’immaginario comune qualcuno lo vedeva già dotato di armi.
Nel mirino dei critici sono finite anche le cifre del contratto con Boston Dynamics, società da dicembre sotto il controllo di Hyundai: 94 mila dollari per un anno di utilizzo.
Insomma, sembrerebbe che per Digidog, la carriera sia finita. Più per polemica che per negligenza sul lavoro.
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