Secondo un’indagine di Kaspersky, il 16% degli italiani sta ancora utilizzando Windows 7 sul proprio PC: un’ulteriore dimostrazione dell’efficienza e praticità del sistema operativo che ha dominato il mondo? Ma così ci si espone a rischi
Va ammesso, Windows 7 ha fatto la storia ed è stato un grande sistema operativo. Basti pensare che al 14 gennaio 2020, giorno in cui Microsoft ha terminato il supporto tecnico per Windows 7, il sistema operativo era ancora utilizzato da ben 1,33 miliardi di persone. Il suo grandissimo successo, unito a comodità e praticità, oggi fa sì che il suo progressivo abbandono risulti un processo particolarmente lento. Questa situazione – ad esempio – ha costretto Google ad estendere il supporto di Chrome per Windows 7 fino al 15 gennaio 2022, rimandando di sei mesi la data inizialmente fissata, ovvero il 15 luglio 2021. Infatti, nel novembre 2020, l’azienda di Mountain View stimava che il 21% delle società che utilizzavano Chrome su Windows 7 stavano ancora lavorando per eseguire la migrazione a Windows 10.
Eppure, almeno per quanto riguarda l’Italia, a distanza di qualche mese non sembra cambiato granché. Infatti, secondo un’indagine recentemente svolta da Kaspersky, il 16% degli italiani sta ancora utilizzando Windows 7 come sistema operativo sul proprio PC. Di questi, l’azienda russa di sicurezza informatica evidenzia che il 22% è composto dalle PMI, il 17% dalle piccolissime imprese e il 13% dagli utenti privati. Secondo Kaspersky, questa percentuale di aziende che utilizza ancora un sistema operativo obsoleto è troppo alta, essendo terminati da oltre un anno gli aggiornamenti di sicurezza.
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A riguardo, l’azienda di cybersecurity afferma infatti che “nonostante il sistema operativo continui ad eseguire tutte le sue funzioni senza problemi, nel momento in cui il fornitore (in questo caso Microsoft, n.d.r.) non offre più il suo supporto, può diventare vulnerabile agli attacchi”.
Curiosamente, dall’indagine è emerso inoltre che meno dell’1% di persone e aziende utilizza sistemi operativi ancora più vecchi, come Windows XP e Vista, il cui supporto è terminato rispettivamente nel 2014 e nel 2017. Complessivamente, afferma Kaspersky, la percentuale di utenti e aziende che sta ancora utilizzando un sistema operativo Windows senza supporto è del 20%. Windows 10 è invece utilizzato dal 52% degli italiani ed è certamente la scelta più sicura, essendo l’ultima versione del sistema operativo.
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“Aggiornare il sistema operativo per molti utenti può risultate una seccatura ma in realtà gli aggiornamenti hanno un’utilità che va oltre la correzione degli errori o l’attivazione di un’interfaccia più recente. La procedura, infatti, introduce correzioni per quei bug che consentono ai criminali informatici di accedere ai sistemi. Nonostante siano in tanti a credere che basti essere vigili durante la navigazione online, l’aggiornamento del sistema operativo è un elemento essenziale della sicurezza che non dovrebbe essere mai trascurato, indipendentemente dalla presenza di qualsiasi soluzione di sicurezza di terze parti. Se il sistema operativo è obsoleto, non può più ricevere questi aggiornamenti critici“, ha commentato Oleg Gorobets, Senior Product Marketing Manager di Kaspersky.
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