Un nuovo brevetto rivela una caratteristica che in futuro potrebbe far parte delle console di Sony di nuova generazione: l’IA che gioca ai videogiochi al posto nostro. Ecco come funzionerebbe
Si sa, per molte persone giocare ai videogames è uno svago e un momento di intrattenimento, ma a volte capita di doversi assentare momentaneamente per diversi motivi: esigenze fisiologiche, mangiare, rispondere al telefono e così via. Per questo, Sony sta probabilmente cercando di ideare quella che potrebbe essere l’esperienza di gioco del futuro: niente interruzioni e massimi risultati. Ma come? Secondo un brevetto recentemente depositato dall’azienda giapponese, ciò sarà possibile grazie ad una speciale IA che – letteralmente – giocherebbe ai videogiochi al posto nostro. Una sorta di assistente di gioco, che potrebbe “fare le nostre veci” mentre siamo impegnati a fare altro.
Va detto, quest’idea, per quanto potrà rivelarsi utile, stravolgerebbe il concetto di gaming. Ne deriva uno scontro tra due mondi: chi guarda al futuro, considerandola un’idea molto interessante e chi ritiene che si passerà sempre più dal giocare vero e proprio all’osservazione (il boom di Twitch è un esempio). Ma vediamo più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
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Innanzitutto, secondo il brevetto di Sony, l’IA sarebbe associata a quello che viene definito il game play controller, ovvero il joystick. Esso sarebbe in grado di monitorare le abitudini e le prestazioni dei giocatori, in modo da generare profili di gioco adatti agli utenti. In parole povere, “impara” lo stile di gioco dell’utente per replicarlo. Naturalmente, questo processo non sarà istantaneo: l’IA avrà bisogno di un po’ di allenamento (machine learning) e inizierà dal simulare comportamenti basilari. Con il passare del tempo, sarà poi in grado di assistere il giocatore in determinate situazioni e circostanze.
Purtroppo, è doveroso ammetterlo, a parere di Sony l’IA non servirebbe soltanto a rendere la sessione di gioco continuativa e senza soste, ma anche ad aiutare il giocatore a superare gli eventuali ostacoli, come enigmi e misteri. In questo modo il giocatore potrebbe diventare pigro e perdere il senso di sfida. Tuttavia, il sistema di game play controller includerebbe una feature che tiene traccia di tutti i compiti completati dall’IA. In questo modo il giocatore potrà tornare indietro e rigiocare quelle parti in cui aveva riscontrato difficoltà, senza servirsi del bot.
Ovviamente, quando l’utente vorrà tornare a giocare attivamente, potrà “fermare” l’IA e riprendere la sua sessione.
Va detto che non è la prima volta in cui si sente parlare di un sistema di assistenza per il giocatore: Nintendo, ad esempio, lo ha introdotto anni fa nella serie New Super Mario Bros. Tuttavia, questo sistema non è basato sull’IA, ma permette semplicemente di superare automaticamente alcuni livelli di gioco nel caso in cui l’utente continui a perdere vite. Il brevetto di Sony, invece, è molto più complesso e articolato, in quanto andrebbe proprio a sostituire il giocatore, imitando il suo stile di gioco.
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Ad oggi, è chiaramente difficile prevedere una finestra di lancio per il sistema IA brevettato da Sony, ma immaginiamo che potrebbe far parte delle prossime console di nuova generazione sviluppate dall’azienda.
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