Il 28enne turco Faruk Fatih Ozer, fondatore dell’agenzia di cambio Thodex, è fuggito con ben 2 miliardi di dollari in criptovalute, compiendo una maxi truffa ai danni di migliaia di risparmiatori. Scatta il mandato d’arresto internazionale, ma lui respinge le accuse
Una truffa colossale: non ci sarebbero termini migliori per descrivere la portata dell’imbroglio messo in atto dal 28enne turco Faruk Fatih Ozer, fondatore della piattaforma di scambio di criptovalute Thodex. Pochi giorni fa, la società con sede ad Istanbul ha infatti cessato improvvisamente le sue attività, dopo aver raccolto somme per circa 2 miliardi di dollari da ben 391.000 investitori.
Ozer, definito anche il “Re dei Bitcoin turco”, ha quindi lasciato il paese per dirigersi – secondo i media locali – a Tirana, capitale dell’Albania. Una notizia indirettamente confermata anche dal ministro degli Interni turco, Suleyman Ylu, il quale ha telefonato al “collega” albanese chiedendo la massima collaborazione sul caso. Intanto, la polizia turca ha arrestato almeno 62 persone in blitz condotti in 8 province, mentre altre 16 risultano ancora ricercate per legami con l’agenzia Thodex. Nei confronti di Ozer, il quale è tuttora ricercato, la Turchia ha emesso un mandato di arresto internazionale.
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Il preludio della maxi truffa in criptovalute
Come immaginabile, sul sito di Thodex Ozer nega tutto, respingendo le accuse di truffa aggravata e ridimensionando a 30.000 il numero di utenti colpiti dai problemi che stanno interessando la piattaforma. Secondo il fondatore non si tratta di una frode, in quanto Thodex non avrebbe più le risorse finanziarie per continuare ad operare. Egli tuttavia ammette di aver lasciato il paese, ma soltanto per incontrare investitori internazionali, promettendo di rientrare in Turchia al fine di rimborsare adeguatamente gli utenti e affrontare i processi giudiziari a suo carico.
Eppure, secondo i media locali, l’inganno era nell’aria: il trader 28enne era infatti riuscito ad attirare decine di migliaia di risparmiatori con una massiccia campagna promozionale per l’acquisto della criptovaluta Dogecoin a circa un quarto del prezzo corrente (promettendo tra i bonus auto di lusso), facendo leva sulla debolezza della lira turca. Mercoledì scorso, i primi misteri: Thodex aveva lasciato un messaggio annunciando 5 giorni di sospensione delle operazioni di cambio, giustificandoli con la necessità di doversi occupare di un non specificato grosso investimento in arrivo dall’estero. Il giorno prima, Ozer ha iniziato la sua fuga: è stato infatti ripreso da una telecamera di sorveglianza mentre si trovava all’aeroporto di Istanbul. Le ipotesi di reato nei confronti dell’imprenditore sono di frode aggravata e di associazione a delinquere.
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Va precisato che in Turchia la disciplina normativa delle criptovalute è un tema caldissimo: infatti, le autorità di Ankara hanno recentemente vietato il loro utilizzo per l’acquisto di beni e servizi a partire dal 30 aprile. Una sorta di “game over” nei confronti di Thodex e Ozer, che avrebbe quindi deciso di chiudere e fuggire prima del fatidico giorno.